Sui media ne hanno descritto la triste fine, ma anche uno sguardo su Wikipedia procura dolore, alla voce Catania.
È stata una società calcistica.
Serie C, girone distante della Pro Patria, ma vicenda specchio e spettro per il calcio di oggi.
La vicenda
Ieri la Lega Pro prendeva atto della comunicazione ufficiale della Figc in cui si disponeva «la revoca dell’affiliazione alla fallita società Calcio Catania S.p.A. con il conseguente svincolo dei propri tesserati» e comunicava che «la gara Catania-Latina, in programma domenica 10 aprile 2022, presso lo Stadio “Angelo Massimino” di Catania, non sarà disputata».
Tutto questo dopo la nota del tribunale: «Si comunica che in data odierna il Tribunale di Catania – sezione fallimentare – ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda calcistica della Calcio Catania s.p.a». Inutile ogni tentativo, in queste settimane, di salvare il salvabile, sperando in acquirenti, in un aiuto. Tesserati svincolati, si riparte dai dilettanti.
Il commento
Poche ore dopo la comunicazione della Figc il presidente Francesco Ghirelli dichiarava questo: «Innanzitutto esprimo il massimo rispetto per l’operato della curatela e del giudice fallimentare. Con grande dolore debbo constatare che la cessazione dell’esercizio provvisorio nel corso di svolgimento della stagione regolare arreca un grave nocumento al Campionato di Serie C ed è questa una situazione che, come Presidente di Lega, non avrei mai voluto vivere. In questi mesi, e ancor prima fin dall’operazione Sigi, ho cercato in tutti i modi di far capire che gli impegni assunti dovevano essere rispettati; impegni che tuttavia non sono stati mantenuti. È innegabile, il Covid ha aggravato irreversibilmente la situazione, ma rimane il fatto che, in quest’ultima fase, sono state avanzate proposte prive di alcun senso che hanno determinato la più spiacevole delle conclusioni. La Lega Pro ed i propri club, in quanto dotati di uno spiccato senso di responsabilità, sanno comunque affrontare e venire a capo di una situazione che avrebbe potuto determinare un danno non governabile. Concludo sottolineando la insopportabile sofferenza che tutta questa vicenda provoca alla città di Catania, ai tanti tifosi del Catania in Sicilia, in Italia, nel mondo».
L'allarme per tutti
Una sofferenza che scuote Catania, ma che pone anche l'allarme tra tutti coloro che amano il calcio e il proprio territorio. La storia è una gran cosa, ma se non viaggia verso il futuro, esaurisce il carburante.
La Pro Patria, che sta lottando per salvarsi sul campo ancora oggi con i ragazzi in partenza per Salò, ha sempre la partita della vita in atto. Con la questione societaria che ancora non vede recenti segnali ufficiali dalle due parti, Sgai - socio di maggioranza con i conti bloccati dall'inchiesta giudiziaria sul Superbonus - e Patrizia Testa, socia di minoranza e presidente onoraria rappresentata dall'avvocato Santino Giorgio Slongo. In mezzo, sussurri e grida di potenziali acquirenti: niente di tangibile o comunicabile finora.
Di certo, mancano tre giornate alla fine e c'è un campionato a cui iscriversi. A Busto, a chi ama il calcio non per vuoto idealismo o febbre fine a se stessa, ma perché ne coglie l'importanza e i valori, tutte le riflessioni del caso.