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Varese | 08 aprile 2022, 16:37

L'abbraccio delle istituzioni ai 13 ucraini accolti dal Gulliver. «Qui si aiutano gli altri con passione e competenza»

Prefetto e sindaco hanno guidato i rappresentanti istituzionali alla Cascina Tagliata, all'interno del Parco Campo dei Fiori, dove il centro ha accolto un gruppo di profughi. Corsi di italiano, camp estivo per i bimbi, non solo ucraini, e l'accessibilità di via Molinetto tra gli obiettivi: «Bando o cordata di enti pubblici e privati per rifare la strada»

L'abbraccio delle istituzioni ai 13 ucraini accolti dal Gulliver. «Qui si aiutano gli altri con passione e competenza»

Questa mattina, 8 aprile, i rappresentanti delle istituzioni di Varese - il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti, l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari e il presidente del Parco del Campo dei Fiori Giuseppe Barra – hanno conosciuto le 13 persone ucraine accolte dal Gulliver dallo scorso 11 marzo alla Cascina Tagliata, la struttura di proprietà del centro varesino all’interno del Parco del Campo dei Fiori.

«Grazie a questa visita ho conosciuto una bella eccellenza di Varese. Per me, quando si fa un servizio al prossimo con passione e competenza, è sempre un'eccellenza. E Gulliver offre un servizio di grande rilevanza sociale a tutta la comunità» ha detto il prefetto Pasquariello

La visita è stata l’occasione, per Gulliver, per presentare alcuni progetti che sono in cantiere. «Abbiamo organizzato un percorso di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per i nostri amici ucraini - racconta Emilio Curtò, presidente di Gulliver -. Ci piacerebbe offrire dei corsi di italiano per stranieri, aperti a tutta la comunità, ucraina in particolare, con l’obiettivo di rilasciare un livello A2. Poi abbiamo in mente, per la prossima estate, di organizzare un camp all’interno dei laboratori didattici che abbiamo alla Cascina Tagliata. Pensati per i bambini ucraini che accogliamo, ma anche questi aperti a tutta la cittadinanza».

Sul tavolo anche l’annosa questione di via Molinetto, sotto il profilo dell’accessibilità dei mezzi di soccorso. I lavori da fare sono tanti, sia per garantire salute e sicurezza, sia per rendere il percorso più fruibile a tutti, privati o fornitori che siano. Per prima cosa occorre un progetto, poi al vaglio ci sono due ipotesi. Piano A, un finanziamento pubblico. «Abbiamo già inoltrato al ministero dell’Interno – sottolinea Galimberti – una richiesta per il rinforzo del ponte di via Molinetto, accedendo ad un bando legato ai temi del dissesto idrogeologico». Il piano B, invece, prevede una cordata di enti – pubblici e privati – che potrebbero mettersi insieme, facendo rete per finanziare il rifacimento della strada e la canalizzazione delle acque piovane.

Nell’immediato Gulliver prenderà contatti con i responsabili di Areu per organizzare un servizio di elisoccorso, in alternativa a quello stradale, non facilmente accessibile.

La mattina si è conclusa con una visita a Cascina Redaelli, a pochi passi dalla Tagliata, sede di tre comunità terapeutiche del Centro Gulliver. Nel corso di un improvvisato raduno di ospiti ed operatori, dopo il saluto del prefetto, hanno preso la parola per un ringraziamento tre ospiti (commovente quello di Cristian) e un operatore.

Redazione

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