- 06 aprile 2022, 21:00

«Don Luigi Brambillasca e la parola giusta per tutti»

A Busto Arsizio questa sera in tanti al rosario. Don Giorgio Fantoni lo ricorda come una guida esigente ma molto buona. La perpetua: «Se in chiesa al buio vedeva una persona sola che pregava, lui si avvicinava gli metteva la mano sulla spalla e gli faceva sentire la sua vicinanza». Don Alberto Ravagnani: «Un nonno spirituale»

Don Luigi Brambillasca - foto di Daniele Belosio

«Un uomo in mezzo alla gente, con il cuore in mano, sempre disponibile. È stato un pastore che ha saputo guidare con passione la comunità di San Michele». Vengono dal cuore le parole del parroco di San Michele don Giorgio Fantoni che ricorda il suo predecessore. E lo vuole ricordare quando don Luigi era tra la gente, che sapeva ascoltare, dare il consiglio giusto. 

In tanti questa sera erano al rosario per lo storico parroco, scomparso ieri sera. Si sta pensando anche di raccogliere i tanti pensieri scritti o inviati per lui.

«Ci tengo proprio a sottolineare il fatto che don Luigi oltre ad essere stato un uomo di Dio è stato una guida che sapeva fornire indicazioni alla sua comunità. Talvolta esigente, ma sempre molto buono. Capace di metter i puntini sulle “i”, ma se a volte un po’ duro, perché necessario».

Sulla stessa lunghezza d’onda la perpetua di don Luigi, Rosalia, da cinque lustri sempre al suo fianco. «Proprio il 2 aprile è stato il giorno in cui abbiamo ricordato i 25 anni da quando ho prestato servizio a don Luigi – ricorda – Lui aveva sempre la parola giusta per tutti. Accogliente con tutti, sia se amici sia se nemici. È sempre stato vicinissimo alla gente. Era l’uomo dell’ascolto. Se in chiesa al buio vedeva una persona sola che pregava, lui si avvicinava, andava avanti e indietro per le navate della chiesa finché non riusciva ad ascoltarlo, poi gli metteva la mano sulla spalla e gli faceva sentire la sua vicinanza. Una persona straordinaria. Mi ha insegnato tantissimo».

Parole di stima e di affetto anche dal coadiutore di San Michele don Alberto Ravagnani, che anche se al suo arrivo don Luigi aveva tanti anni di messa più di lui, ha percepito ben chiaro la preparazione alla fede che ha generato in tanti. «Per me la sua presenza in parrocchia – spiega don Alberto – è stata la testimonianza di affetto e di dedizione alla gente che poi mi ha permesso di stare qui in questi anni provando a fare il meglio possibile per testimoniare il vangelo in mezzo alle persone che mi sono affidate. È stato un nonno spirituale che con la sua preghiera e presenza discreta mi ha aiutato a diventare grande in questa comunità».

L’ultimo saluto a don Luigi, giovedì 7 aprile alle 15.30 nella sua San Michele. A officiare le esequie, monsignor Luca Raimondi.

L. Vig.