Territorio - 30 marzo 2022, 13:41

Puzze in Valle, il Consiglio di Stato conferma la prima sentenza del Tar: «Perstorp, no agli scarichi in deroga»

I sindaci di Castellanza, Olgiate e Marnate: «Soddisfazione per l’esito del giudizio di appello che si inserisce nel più ampio contesto delle iniziative intraprese a tutela della salute e degli interessi dei cittadini»

Puzze in Valle Olona: il Consiglio di stato ha confermato la prima sentenza del Tar, che dichiarava legittima la decisione della Provincia di sospendere l’autorizzazione agli scarichi in deroga a Perstorp. Decisione che era stata sospesa a causa del ricorso dell’azienda e che oggi è stata appunto confermata dal Consiglio; ciò significa che la società, da ora in poi, potrà scaricare le aldeidi in depuratore solo nella misura concessa dalla normativa vigente.

«Le amministrazioni comunali di Marnate, Castellanza e Olgiate – hanno commentato i sindaci Elisabetta Galli, Mirella Cerini e Gianni Montano – esprimono soddisfazione per l’esito del giudizio di appello che si inserisce nel più ampio contesto delle iniziative intraprese a tutela della salute e degli interessi dei cittadini. Questa sentenza rappresenta un passo importante, a cui si è giunti grazie alla determinazione dei comuni, che hanno resistito nel giudizio di appello, e trovare ferma e puntuale esecuzione. Anche le altre iniziative, poste in essere a corollario della vicenda, continueranno, con lo scopo di ottenere una definitiva e radicale soluzione del problema».

Di iniziative che si propongono di mettere fine ai disagi dei cittadini ne sono state messe in campo molte, come ad esempio i monitoraggi degli odori da parte del Politecnico, i campionamenti di Arpa per verificare la qualità degli scarichi e gli interventi fatti da Ato al depuratore. Ultima, ma solo in ordine di tempo, il provvedimento di diffida emesso dalla Provincia di Varese l’8 marzo scorso, che prevede, tra le altre cose, che l’azienda che opera all’interno del polo chimico ottemperi ad una serie di azioni relative al monitoraggio delle acque di scarico. Si tratta di alcuni adempimenti di natura tecnica che permetteranno alla Provincia di monitorare in maniera più efficace gli scarichi conferiti al depuratore e di tenere sotto controllo, si spera, le emissioni odorifere che provengono dall’ormai famoso “pozzetto 49”.

«Entro 120 giorni dalla data di ricevimento del seguente atto – si legge sul documento – l’azienda dovrà progettare ed adottare interventi di mitigazione dell’odore negli scarichi idrici, quali ad esempio pre-trattamento dei reflui aziendali».

Loretta Girola