Calma calma, non bisogna fare tutto in fretta. La Pro Patria aspetta quel che basta in casa del Seregno, ma sul finale del primo tempo allora quasi a chiedere scusa di fronte a un pubblico in trasferta più sostanzioso del solito mette a segno una doppietta ravvicinata. Approfittando di essere proprio vicino alla curva così celebra meglio la quarta vittoria consecutiva.
Risultato finale 0-2, ma il numero per cui leccarsi i baffi è 41: i punti in classifica che allontanano ancora dalla zona tentacolare dei playout, anzi... Non è una partita entusiasmante, quasi quanto il campo. I padroni di casa manovrano di più, ma con efficacia che rasenta lo zero. Certo, bisogna tenere d’occhio lo sgusciante Zè Gomes, ma per questo c’è una difesa impeccabile di cui primo ambasciatore è un solidissimo Boffelli. Se c’è un sospiro di sollievo da tirare è al 40’, quando Solcia viene bloccato dalla traversa.La legge del calcio è sempre quella: gol mancato, gol subìto.
Ci pensa Parker a firmarla con un pallonetto tanto da godersi al ralenti. Quattro minuti, dopo ancora "effetto P": questa volta è Pierozzi a cogliere il momento. Esplode il grido “Pro Patria”, a cui sportivamente indispettiti i bambini del segno oppongono “Seregno”.
Si riparte. Il Seregno immediatamente opera tre cambi per cercare di risalire la china, mentre Sala sostituisce solo Piu con Stanzani. Al 51’ è Rossi ad andare vicino ad accorciare le distanze, ma davanti ha super Caprile. Così si ricarica Galli: tiro però alto. Passata la mezz’ora altri due cambi: Fietta al posto di Galli, Pesenti sostituisce Parker. Il Seregno continua a correre e sudare, la Pro Patria fa quello che deve quando deve. Prima con Pierozzi, poi azione guizzante Nicco-Stanzani.
Esce un applauditissimo "Piero", entra Pizzul. E poco dopo esce un Bertoni ancora regista da Oscar, entra Ferri. Ormai la strada è segnata, applausi ai bimbi del Seregno però che non mollano un attimo. Il pubblico festoso però è quello bustocco.
L'unica squadra che ha una sequenza migliore di vittorie, è il Padova. Che oggi ha accorciato le distanze con la capolista.
Gli ultras espongono uno striscione: benvenuta Francesca. Di secondo nome, Vittoria.
SEREGNO CALCIO 1913 – AURORA PRO PATRIA 1919 0 – 2 (0 – 2)
Marcatori: 43′ p.t. Parker (PPA), 46′ p.t. Pierozzi (PPA).
SEREGNO CALCIO 1913 (3-5-2): 25 Tozzo; 30 Gemignani, 15 Solcia, 13 Rossi; 23 Balzano (13′ s.t. 7 Signorile), 17 Vitale (1′ s.t. 24 Dell’Agnello), 4 Mandorlini (1′ s.t. 18 Raggio Garibaldi), 16 Marino, 33 Invernizzi (1′ s.t. 3 Zoia) ; 70 Zè Gomes (32′ s.t. 20 20 Jimenez), 10 Cocco.A disposizione: 1 Marocco, 12 Lupu, 6 Galeotafiore, 11 Cortesi, 14 Ago, 21 Bartolotta, 26 Iurato. All. Mariani.
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 17 Vezzoni, 10 Nicco, 14 Bertoni (40′ s.t. 25 Ferri), 3 Galli (28′ s.t. 16 Fietta), 11 Pierozzi (37′ s.t. 15 Pizzul); 9 Parker (28′ s.t. 32 Pesenti), 27 Piu (1′ s.t. 7 Stanzani).A disposizione: 12 Mangano, 29 Cassano, 2 Vaghi, 5 Molinari, 18 Banfi, 21 Colombo, 30 Castelli. All. Sala
ARBITRO: Francesco Luciani di Roma 1 (Michele Somma della Sezione di Castellammare di Stabia ed Emanuele Spagnolo della Sezione di Reggio Emilia. Quarto Ufficiale Davide Martina della Sezione di Palermo).
Angoli: 2 – 4. Recupero: 1′ p.t. – 3′ s.t.
Ammoniti: Vitale, Rossi (SER); Vezzoni, Pizzul (PPA).