Busto Arsizio - 20 marzo 2022, 15:00

Vecchio a chi: il vinile a Busto chiama i giovani. FOTO E VIDEO

Al Museo del Tessile per la fiera tanti ragazzi che cercano dischi del rock anni 70 e molti visitatori da fuori città. La vicesindaco Maffioli: «Confermate le più rosee previsioni. Molti si fermano, sinergia tra eventi e commercio». Liguori: «Una fiera ormai importante»

Busto in Vinile, un'altra edizione di successo

«Ancora una volta un'affluenza importante, e con molti giovani». Si sono aperti questa mattina i cancelli delle Sale Gemelle del Museo del Tessile di Busto Arsizio, per la prima delle tre tappe della nona edizione di Busto in Vinile e si chiuderanno alle 18.30. Grande afflusso, di appassionati storici ma anche appunto tanti ragazzi che si stanno avvicinando al mondo del vinile, già dall’apertura.

Angiolino Liguori, collezionista e organizzatore della manifestazione con l'associazione culturale 33&45 (in collaborazione con l’amministrazione comunale), ha detto: «Ci conforta il fatto che ci sono molti giovani che vengono a queste manifestazioni... Continuerà la fiera del vinile a Busto Arsizio, ogni anno. Questa è la dimostrazione che questa è una fiera importante.»

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Una manifestazione che si ripete per la nona edizione e quest’anno vedrà ben tre appuntamenti, il primo oggi, domenica 20 marzo, all’interno delle Sale Gemelle, il secondo il 5 giugno, probabilmente all’esterno e l terzo in autunno, il 23 ottobre. Questo a dimostrazione che, gli appassionati del vinile sono molti e stanno crescendo.

Tanti stand, ben trentadue, uno addirittura proveniente dalla Germania, circondati da collezionisti e appassionati che non vedono l’ora di acquistare o scambiare i dischi, infatti oltre alla possibilità di acquisto, si possono anche scambiare i vinili. Tanti ragazzi, che cercano dischi del rock anni 70, perché la musica non ha età. 

«Anche questo appuntamento ha confermato le più rosee previsioni - ha commentato la vicesindaco Manuela Maffioli - Abbiamo visto un'affluenza consistente fin dall'apertura, poi durante il pranzo. Ho notato che i visitatori uscivano con acquisti e c'era chi si fermava al bar del museo». Il che conferma il vantaggio reciproco di una «sinergia tra eventi e commercio nell'ambito del sistema città». Maffioli conclude: «Busto è anche una città del musica, lo confermano le rassegne. E devo dire che c'erano anche persone da fuori città, ulteriore obiettivo centrato». 

Michela Scandroglio