Terza partita in una settimana per la Pro Patria, e contro la quarta in classifica: se le pantere del Renate sono ferite dall'ultima sconfitta inferta dal sempre più sorprendente Piacenza e dal pareggio in rimonta del Legnago, comunque i tigrotti carichi dei loro sei punti e otto gol devono stare in guardia. Ci vogliono i rinforzi nell'approccio mentale, oltre che tattico, e mister Sala aggiunge un altro ingrediente all'attenzione: «L'equilibrio. In questa partita ci vuole equilibrio. Se una squadra sta a quel punto della classifica è perché se lo merita, ha qualità».
Per il resto, l'aggettivo da accostare a questa gara - fischio di inizio alle 17.30 domani allo Speroni - non cambia: «Tosta. Va affrontata con l'attenzione messa in questa settimana, ma soprattutto equilibrio per oltre 90 minuti perché bisogna tenere i piedi per terra».
Lo scorso novembre i tigrotti furono sconfitti 4-1, con l'ombra di una scelta arbitrale condizionante e allora fu anche la volta in cui poi si presentò in sala stampa il direttore Sandro Turotti spiegando: «Siamo tutti in discussione» (LEGGI QUI). Da allora le cose sembrano diverse sul campo e (qui ci sarebbe da aggiungere un "sic") fuori. La Pro Patria delle ultime due partite, con tutta la prudenza del caso, non si può negare che sia stata uno spettacolo; in compenso, è esplosa la questione societaria.
La buona notizia in campo è il ritorno di Banfi. Agli indisponibili Ghioldi e Pizzul si affianca Brignoli, che aveva avuto dei problemi all'inizio della sfida contro il Fiorenzuola. Lunghina la lista di diffidati: Bertoni, Caprile, Nicco, Molinari, Sportelli.
Ora si tratta - prosegue Sala - di seguire bene le trame della partita, «la terza della settimana, bisogna tenerne conto». Gli occhi si posano anche su chi magari ha giocato poco e deve tenere alta la concentrazione. Tutti hanno la fiducia, assicura l'allenatore della Pro Patria, che si lascia andare a un aggettivo ulteriore, riferendolo ai tigrotti, orgoglioso. Ma non per i risultati - quello si può pensare, non dire - bensì perché «partecipano tutti alle due fasi, difensiva e offensiva».