Diceva: «Mi vogliono tutti bene». E lo diceva rigorosamente in dialetto. Ne è un'ulteriore prova la chiesa di Sant'Edoardo a Busto Arsizio oggi gremita per l'ultimo saluto a Nando Pellegatta, scomparso a 86 anni, innamorato della sua famiglia, della Pro Patria e della vita. E soprattutto, come ha ricordato la figlia Emanuela, un uomo che aveva un solo volto. Niente maschere, ciò che doveva esprimere usciva con naturalezza, mai con cattiveria.
Sì, tutti hanno voluto dire addio a Nando: accanto ai familiari, c'erano tanti amici e tifosi al funerale celebrato da don Giorgio Zordan. «Oggi è la festa del papà - ha detto Emanuela anche a nome del fratello Roberto, ringraziando tutti coloro che sono stati vicini in questi giorni, a partire dagli amici del Pro Patria Club che hanno portato il feretro - Gli avremmo portato la sua bottiglia di whisky e la Gazzetta. Era una persona vera, onesta, piena di valori. L'amore della sua vita era mia madre, Lucia, un amore che andrà al di là della sua morte. Papà era una persona semplice legata alla famiglia in primis e alla sua Pro Patria. Fino a mercoledì mi ha chiesto cosa avesse fatto la Pro Patria, un amore viscerale perché lui viveva tutto con estrema passione».
Domani, Nando tiferà da lassù: la parrocchia di Sant'Edoardo lo ricorderà nella messa delle ore 18. Proprio mentre giocherà la sua Pro Patria.