E’ un talento poliedrico, dalla pittura allo spettacolo con i fuochi, quello di Clarissa Pegoraro, artista residente a Caravate, diplomata al liceo artistico di Varese indirizzo beni culturali.
La sua passione per l’arte nelle sue varie forme è nata da piccola, ereditata dalla mamma Valmorina e dal papà Dino.
Crescendo ha sviluppato e perfezionato questa passione, dipingendo con diverse tecniche, anche se ultimamente predilige la pittura ad olio; spesso viene chiamata dai proprietari di case e appartamenti per raffigurare sui muri dei dipinti.
Anche nel bar che gestisce con la famiglia, sono esposti i suoi quadri, con gli avventori che possono ammirare i suoi lavori pieni di creatività e fantasia. Da dieci anni ha avuto la possibilità di conoscere dei maestri specializzati in giochi e balli con il fuoco, appassionandosi e concentrandosi in questa attività così particolare.
In cosa consiste uno spettacolo con i fuochi? «Il rapporto con il fuoco, come insegnano gli antichi - racconta Clarissa - inizia con il conoscerlo, avvicinarsi gradatamente e superare le paure. Ci vuole il giusto apporto psicologico, liberare la mente e lasciarsi andare, staccando l’anima dal corpo con l’aiuto della musica. Si inizia gradatamente, usando l’attrezzatura senza fiamma, poi mano a mano si prende confidenza e si inizia con semplici coreografie».
Il segreto è trovare la giusta alchimia tra musica, danza, mente e corpo.
«Ogni artista ha la suo metodo - prosegue - personalmente scelgo la musica che deve trasmettermi la giusta emozione, poi mi lascio andare e disegno la danza, che provo senza fuoco. In seguito se riesco a raggiungere come chiamo io "il momento magico", dove l'anima trasmette tramite il mio corpo quello che voglio comunicare, si inizia a provare per poi fare lo spettacolo che coinvolge sia i grandi che i bambini. Tutto questo richiede un grande studio di introspezione e tanta cura di tutti i dettagli».
La pandemia ha purtroppo bloccato questo tipo di spettacoli, ma l'artista di Caravate ha continuato a studiare e a preparare nuove coreografie, fiduciosa nel futuro.
«Purtroppo la pandemia ha limitato molto il livello espressivo dell’arte e attualmente anche se ci sono buone prospettive per organizzare qualche evento, è ancora tutto bloccato, ma abbiamo il periodo estivo davanti e speriamo in bene - conclude Clarissa - intanto in questo periodo di "fermo forzato" ho studiato molto, ho preparato diversi spettacoli, a seconda del pubblico e mi sono sempre tenuta in allenamento, creando nuove performance con diverse tecniche».














