- 18 marzo 2022, 15:43

Portando avanti i sogni di Piero: «A maggio Anffas lo ricorderà in modo speciale»

Commozione alla messa celebrata da monsignor Pagani. L'invito della Fondazione Mario Ravera. Il presidente dell'associazione Portatadino: «Ha saputo erigere un’opera immensa che resterà nella storia di Busto Arsizio». La figlia Paola: «Il suo operato è eloquente. Ma per me è stato e resterà sempre il mio papà»

Non poteva scegliere una pagina di vangelo più azzeccata monsignor Severino Pagani durante la celebrazione in ricordo di Piero Magistrelli, il papà di Anffas scomparso un anno fa a 83 anni.

Ha scelto il passo in cui si parlava dell’elemosina fatta nel nascondimento, quella in cui si parla dell’amore vero che agisce in silenzio e che gode solo di amare e non di sentirsi dire grazie. Piero Magistrelli era esattamente così: lui operava per il bene degli altri e non per mettersi in mostra.

E questo è uno dei tratti che piacciono al presidente Anffas Igino Portatadino, quando ricorda il suo predecessore: «Ha fatto talmente tante opere grandiose per gli altri, in silenzio, con un’abnegazione e uno spirito incredibile di solidarietà che quella pagina scelta da monsignor Pagani è davvero perfetta».

E l’opera più tangibile che Portatadino tocca con mano ogni giorno è proprio la struttura fortemente voluta da Piero Magistrelli: «Essere lì e lavorare in un centro voluto con tutta la sua forza, determinazione e ostinazione, mi ricorda sempre Piero – prosegue – Ha saputo erigere un’opera immensa che resterà nella storia di Busto Arsizio. Quello che è stato capace di fare lui è talmente eclatante che ognuno di noi si sente in difetto, inadeguato al ruolo».

Presidente per venticinque anni, il gigante della solidarietà ha creato non solo il centro di via Piombina, ma anche la residenza Magistrelli-Armiraglio di via Cattaneo. La sua forza, caparbietà e persuasione hanno fatto di lui un uomo pratico e appassionato. L’Anffas lo ricorderà anche il 18 maggio, giorno della sua nascita. «Stiamo organizzando un’iniziativa proprio per dare un senso di futuro alla sua memoria», conclude Portatadino. 

Ma Piero Magistrelli è stato un papà straordinario anche per i suoi figli. Paola ha la voce rotta dal pianto quando ricorda la figura del papà Piero: «Ha speso la vita dedicandosi agli altri – ha detto – Il suo operato è eloquente, parla chiaro. Ma per me è stato e resterà sempre il mio papà. Una persona con cui chiacchierare dopo cena, con cui fare una scampagnata alla domenica, con cui confidarsi, avere un consiglio saggio, validissimo ed efficientissimo. Ognuno porta con sé un ricordo indelebile di papà, per un suo consiglio, per quello che ha saputo costruire».

E Piero ha costruito tanto per la città. Nell'invitare alla messa di ieri ha ribadito come Busto debba continuare a realizzare i sogni di Magistrelli l'avvocato Diego Cornacchia, presidente della Fondazione Anffas Mario Ravera onlus (LEGGI QUI).

Laura Vignati