Territorio - 18 marzo 2022, 21:00

Castellanza, in viaggio verso il confine ucraino con il pulmino della cooperativa La Banda

«All’andata trasporterà beni di prima necessità e al ritorno sarà utilizzato per accompagnare alcuni profughi in Italia», spiega il presidente della cooperativa, Cristiano Castellazzi

«All’andata trasporterà beni di prima necessità al confine con l’Ucraina e al ritorno sarà utilizzato per accompagnare alcuni profughi in Italia».
Il presidente della cooperativa La Banda spiega in breve la missione “speciale” che vede protagonista il pulmino che viene solitamente utilizzato per trasporti.

«Come cooperativa – racconta Cristiano Castellazzi – abbiamo deciso dl mettere a disposizione il pulmino, tanto caro ai nostri ragazzi, per un viaggio importante: portare prodotti dl prima necessità al confine con L'ucraina e accompagnare in Italia alcuni ucraini in fuga dalla guerra.
Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Istituto Beata Vergine Addolorata di Milano, alla quale sin da subito abbiamo aderito molto volentieri».

Il mezzo, dunque, non sarà a disposizione dei ragazzi a partire da oggi, venerdì 18 marzo, sino a martedì prossimo; quattro giorni di stop che potranno, forse, causare un po’ di disagio ai giovani seguiti dalla cooperativa, che però hanno dimostrato di non preoccuparsene.

«Negli scorsi giorni – prosegue il presidente Castellazzi – abbiamo spiegato ai ragazzi che per qualche giorno dovranno fare a meno del pullmino, poiché partirà per una missione veramente speciale per aiutare chi si trova in difficoltà.
Lo abbiamo fatto perché crediamo che coinvolgere i giovani in iniziative solidali come questa abbia anche una importante valenza educativa, poiché li aiuta ad imparare come, a volte, sia opportuno rinunciare a qualcosa per aiutare chi ne ha bisogno».

Il mezzo della cooperativa che ormai da anni gestisce la Coorte del Ciliegio di Castellanza fa parte di una flotta di quattro veicoli che sono partiti da Milano e che trasporteranno circa venti persone, principalmente madri con figli che saranno accolte dall’associazione IBVA.

I giovani castellanzesi, dunque, difficilmente li incontreranno di persona, ma hanno comunque voluto essere tra i primi a dar loro il benvenuto in Italia.

«Il riscontro è stato molto positivo – conclude Castellazzi – sin da subito i ragazzi si sono dimostrati entusiasti all’idea che il pulmino fosse utilizzato per questo scopo, e hanno voluto realizzare alcuni disegni che saranno consegnati a chi compiere il viaggio di ritorno verso l’Italia».

Loretta Girola