Territorio - 18 marzo 2022, 11:45

A Olgiate una sessantina di profughi ucraini. Il sindaco: «Commosso dalla risposta dei cittadini»

Tante le famiglie olgiatesi che in brevissimo tempo hanno risposto all’appello lanciato dall’amministrazione. «Dove ci sono tre figli ce ne possono essere senza problemi anche quattro», hanno detto alcuni genitori al sindaco Montano, aprendo le porte della propria casa

Il sindaco Montano

Sono moltissime le famiglie di Olgiate Olona che in brevissimo tempo hanno risposto all’appello lanciato dall’amministrazione, che poco più di ventiquattro ore fa aveva comunicato la necessità di trovare con urgenza persone disponibili ad ospitare i profughi ucraini che in queste ore stanno arrivando sul territorio.

«All’inizio di questa settimana stavamo ospitando poco meno di 25 persone – ha spiegato il sindaco Gianni Montano – ma tra giovedì e venerdì ne arriveranno altre, sino a un totale di circa 60.
Era fondamentale, in questo contesto, trovare velocemente un luogo per poterli ospitare in maniera appropriata e dignitosa, e per questo abbiamo deciso di rivolgere il nostro appello agli olgiatesi, che come sempre ci hanno stupito per la loro disponibilità e generosità».

In pochissime ore, infatti, sono state moltissime le famiglie che hanno contattato gli uffici comunali che stanno sovraintendendo alla gestione dell’emergenza per comunicare la possibilità di ospitare singole persone, famiglie e bambini, sia nella propria abitazione sia in appartamenti al momento sfitti che si trovano ad Olgiate.

«C’è stato anche qualcuno – ha proseguito il primo cittadino – che non potendo ospitare direttamente queste persone ci ha comunicato la volontà di provvedere al pagamento di un albergo per un periodo di tempo, mentre molti altri hanno voluto sottolineare l’opportunità di dare una casa a bambini della stessa età dei propri figli, per poter permettere loro di inserirsi nella comunità in maniera più agevole».

In tantissimi, infatti, hanno contattato gli uffici non solo per dare la propria disponibilità, ma anche per avere informazioni su cosa sia possibile fare per favorire l’inserimento di queste persone all’interno della società olgiatese, aspetto di cui la macchina della solidarietà olgiatese si è già preoccupato, chiedendo, ad esempio, ad alcuni residenti di origine ucraina di rendersi disponibili come traduttori.

«Sono rimasto molto commosso dalla risposta delle persone, dalle parole di alcuni genitori con tre o più figli che ci hanno chiamato dicendo “dove ci sono tre figli ce ne possono essere senza problemi anche quattro” – ha raccontato il sindaco Montano – La solidarietà che gli olgiatesi stanno dimostrando in queste ore, anche attraverso la raccolta di fondi e di generi di prima necessità è grandissima, e di questo non possiamo che essere felici e commossi».

L’intera comunità, infatti, si sta mobilitando non solo per ospitare in maniera momentanea queste persone, che sono alla ricerca di un rifugio e di un luogo sicuro per loro e per i propri figli, ma anche per fornire loro una serie di servizi, essenziali per integrarsi e vivere realmente all’interno della società che li ospita.

La comunità pastorale, ad esempio, sta provvedendo a definire le modalità per poter accogliere i più piccoli all’interno degli oratori, per dare loro un luogo sicuro per svagarsi e socializzare coi loro coetanei, mentre le scuole stanno facendo lo stesso per dargli modo do poter vivere una quotidianità il più normale possibile.

«Anche se l’ho già detto voglio ripeterlo – ha concluso il sindaco Gianni Montano – è stato veramente commovente vedere che la comunità olgiatese ha risposto sin da subito al nostro appello e a quello delle associazioni, mettendosi senza esitazioni al fianco al sindaco per aiutare e integrare chi si trova in difficoltà, dimostrando fiducia in questa amministrazione e nella rete di solidarietà che ogni giorno si sta occupando di questa situazione».

Loretta Girola