«Complimenti, ci avete sovrastati». Per una volta sentiamo il bisogno prepotente di partire dalle parole dell’avversario. L’allenatore della Fiorenzuola parla così ai giornalisti, ma prima ancora al collega della Pro Patria stringendogli la mano.
Musica per le nostre orecchie il commento di Tabbiani dopo lo 0-3 (LEGGI QUI), quasi quanto i canti degli ultras che non si vogliono placare neanche quando la partita è finita da un pezzo.
Già, placare: come si fa, chiediamo all’imperturbabile (o quasi, perché stasera gli occhi sfuggono al controllo e gli brillano) Sala a placare l’esaltazione che viene da una trasferta così. Nel segno del tre: punti e gol. «I ragazzi sanno come fare - replica - li conosco da cinque anni ormai e da stasera stanno pensando al Renate, partita difficilissima. Torniamo sul campo a lavorare».
Va bene, mister, ma torniamo a questa partita. Sul velluto? «Adesso è facile dirlo. Ma l’abbiamo approcciata bene, contro una squadra che non regala nulla – dice – Siamo stati bravi a stare sul pezzo e a essere resilienti nel secondo tempo, con un avversario ostico».Una Pro organizzata, una Pro ordinata, eppure con un gran cuore: «Sembra strano dirlo – sorride Sala – ma noi studiamo tantissimo le partite. Sapevamo che il Fiorenzuola ha dei pregi soprattutto sugli esterni. L’abbiamo preparata bene. Complimenti ai ragazzi».
Non chiamatelo toccasana, questo successo, bensì punti, concreti punti. Allora a proposito di occhi che brillano ecco Sean Parker, raggiante. Due gol sono suoi e li attendeva da troppo tempo. «Per me sono molto importanti, anche per prendere fiducia e dare continuità. Il primo mi ha sbloccato, esatto»
Entusiasmo per aver ritrovato il piacere di segnare, ma per un gruppo così la vittoria prevale come fonte di felicità? Facciamo metà e metà? Sorride Sean e poi si corregge scherzosamente il tiro: facciamo 45% e 55% in onore al gruppo.
E a proposito di gruppo: «Ci stiamo dando una grande mano e stiamo creando entusiasmo tra di noi, questo conta anche di più dei risultati».
Ma. Lu.