La messa in basilica giovedì, in anticipo di un giorno sulla data della scomparsa di Pietro Magistrelli a Busto Arsizio, per via dei tempi di Quaresima. Ma anche la mobilitazione costante per portare avanti i progetti per i ragazzi - in realtà molti dei quelli oggi adulti - con disabilità.
Una mobilitazione che attinge anche dall'ultimo messaggio consegnato dal cittadino benemerito, letto ai suoi funerali un anno fa: «Perseverate, non scoraggiatevi». No, non si scoraggiano gli amici di Piero e la sua famiglia: c'è tanto da fare anche quest'anno e per quelli che verranno.
Magistrelli mancava a 83 anni nel 2021, due settimane dopo la morte del suo grande amico e alleato Franco Mazzucchelli. Lo scorso settembre si è potuta inaugurare la nuova ala di via Piombina, con spazio anche alla vita indipendente dei ragazzi, ma i progetti continuano a scorrere, perché lui pensava avanti. Lo ricorda la lettera che accompagna la notizia della messa, celebrata da monsignor Severino Pagani alle 18.30 giovedì 17 marzo. Lettera firmata dall'avvocato Diego Cornacchia, presidente della Fondazione Anffas Mario Ravera onlus.
«Non sono venuti meno gli intendimenti per le prossime attività a favore delle associazioni di cui Piero è stato fondatore presidente» ammonisce Cornacchia. Quindi la Fondazione, l'Anffas e la Fondazione Giannina e Annibale Tosi.
Solo per il nuovo padiglione in via Piombina sono occorsi un milione e 300mila euro. Tuttavia, si guarda avanti appunto, a nuovi progetti che Piero aveva in mente, quindi già tracciati. Si tratta di seguirli, si tratta di perseverare. Sotto il suo sguardo che brucia le distanze, le difficoltà, persino la burocrazia e trascina tutti verso una nuova avventura di bene.
Ma. Lu.