L'ultimo omaggio alla «sorella, amica, compagna». Le parole, i gesti e poi il suono della sirena di un'ambulanza della Croce Rossa accompagnano Adriana Zerlatini, scomparsa a 63 anni, nel suo ultimo viaggio terreno a Gorla Minore.
Anche se lei resterà come un angelo «a proteggerci e custodirci» in un'altra missione. Sì, ci sarà una testimonianza visibile in questi giorni dolorosi di guerra. Lo ricorda una crocerossina che legge il messaggio di saluto nella chiesa di San Lorenzo: «Franco degli alpini ci ha detto che su una delle 12 ambulanze partite per l'Ucraina lascerà una tua foto, in modo che tu possa assistere i paramedici che la useranno».
C'è profonda commozione ai funerali di Adriana, vice ispettrice della Croce Rossa per un decennio e riferimento costante, con la sua riservatezza, il suo esserci silenzioso e concreto, la sua capacità di confortare. «Hai portato speranza e consolazione - ha detto il parroco don Pierluigi Albricci - grazie Signore di averci fatto incontrare Adriana».
Uno spirito di servizio che ha portato anche nel suo lavoro di dipendente comunale a Busto Arsizio, ai Servizi sociali e a quelli demografici.
C'erano anche i suoi colleghi questa mattina ad offrire il proprio affetto ad Adriana e ai suoi cari. Poi quell'abbraccio finale, formato dalle donne e dagli uomini della Croce Rossa, che si sono disposti sul sagrato per salutarla. E la sirena, quella sirena che anche nel momento cupo della pandemia ha ricordato alla gente come ci fosse sempre qualcuno che si prendeva cura di chi soffriva. Tra di loro c'era Adriana, che non ha mai fatto mancare il suo supporto, anche poi nell'hub di MalpensaFiere durante la campagna silenziosa. Presente e solare, come sapeva essere.
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