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Busto Arsizio | 02 marzo 2022, 20:06

Addio all'architetto Augusto Spada, sapere e cuore di Busto. «E grande papà, grande nonno»

Uomo di cultura innamorato della sua città, aveva 80 anni. I funerali ancora da definire: dovrebbero celebrarsi venerdì in basilica. La figlia Sabina: «Ci ha trasmesso il rigore ma anche un grandissimo senso dell'umorismo»

L'architetto Augusto Spada

L'architetto Augusto Spada

Busto Arsizio piange l'architetto Augusto Spada. Un professionista, un riferimento per la cultura della città, sapere e cuore di Busto, ma prima di tutto - sottolinea la figlia Sabina - «un grande papà e un grande nonno».

Non ci sono parole per descrivere l'immensità del sapere dell'architetto e le tante opere che ha realizzato e diffuso. Non c'era particolare che non sapesse svelare, in modo serio e approfondito, ma allo stesso tempo riusciva anche a intervenire con una pennellata di leggerezza che facilitava la comprensione ai non addetti ai lavori. Così si trovano anche lavori monumentali sul santuario di Santa Maria o su San Giovanni, a cui era particolarmente legato: i funerali  verranno celebrati in basilica, dovrebbero svolgersi venerdì ma sono ancora da definire.

O ancora, sapeva condurre tra i "Ferri battuti" di Busto, patrimonio silenzioso sotto gli occhi di tutti, oppure con "Conoscere la città" riusciva a guidare nei principali luoghi da scoprire con deliziose passione e sagacia. Né si può dimenticare il suo grande amore per la montagna, era consigliere del Cai e si è occupato del restauro del rifugio "Città di Busto Arsizio" «e ne ha fatti di 4mila» commenta Sabina.

Tanti i riconoscimenti, l'ultimo grazie speciale ricevuto durante la patronale 2021 e pochi giorni dopo aveva partecipato all'inaugurazione della Meridiana della Famiglia Bustocca (LEGGI QUI), anche qui con un intervento simpatico sull'ora che divide due vicine, Busto Arsizio e Legnano. 

Perché lui era così: «Ci ha trasmesso la serietà e il rigore, ma anche un grandissimo senso dell'umorismo. L'onestà sopra ogni cosa e l'amore per la città».

Come l'amore per i suoi cari, la moglie Fara, la figlia Sabina e la sua famiglia. Tutti lo chiamavano «l'architetto Spada» e racchiudevano in quelle parole la stima e l'ammirazione. Per Sabina - che ha preso da lui la passione per la cultura ed è giornalista e scrittrice - è però prima di tutto un «grande papà e un grande nonno». E il primo gesto che ha compiuto Augusto lassù è senz'altro abbracciare la sua amata nipotina, Arianna. 

Ma. Lu.

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