- 26 febbraio 2022, 18:49

Pro Patria, il mister ai ragazzi: «Non andremo fuori strada, noi abbiamo l'equilibrio»

Luca Prina parla della partita contro il Legnago domenica alle 17.30: da battere anche la stanchezza. Rientrano Sportelli, Boffelli e Brignoli. Ancora non disponibili Banfi, Bertoni, Lombardoni, Pizzul. Squalificato Pesenti

«Domani finiamo questo ciclo di ferro, non possiamo permetterci di prendere questo come un alibi che vada a influenzare la partita contro il Legnago. Chiedo un ultimo, grande sforzo». Così l'allenatore della Pro Patria Luca Prina si appella ai tigrotti. Il ciclo di ferro è il recente percorso costellato di partite infrasettimanali. Il nemico è la stanchezza, fisica e mentale. Bisogna concentrarsi, più che mai.

Il Legnago all'andata fu domato a fatica ma anche con meravigliosa ostinazione dalla Pro Patria. «Nel frattempo però è cambiato - ammonisce Prina - ha fatto calciomercato. Può succedere anche un risultato inaspettato». 

Il risultato che vogliono i tigrotti è collegato al numero magico tre: i punti che si vogliono conquistare allo Speroni, dopo la batosta della sconfitta con la Juve U23 ad Alessandria. Quel rigore concesso ai bianconeri, e negato ai tigrotti, fa male. Ma bando alla emotività, insiste, casomai la rabbia sì, se si incanala nel modo giusto.

La buona notizia è il rientro di Sportelli, Boffelli e Brignoli. Ancora non disponibili Banfi, Bertoni, Lombardoni, Pizzul. Squalificato, oltre a Prina, Pesenti che ad Alessandria sembrava in procinto di prendere le misure per il gol.

Le prestazioni si susseguono da tre mesi, dice il mister. Tutti sanno che non bastano più, occorrono i risultati: basta solo ciò che sentenzia il tabellino alla fine, con la sua bella dose di punti. Quello che è accaduto contro la Juve è solo l'ultimo tassello indigesto, c'è poi il peso devastante della questione societaria. 

Contro tutti, contro tutto, ma i giocatori della Pro Patria hanno un alleato potente, è convinto Luca Prina: l'equilibrio. Allora, «la strada è chiara, netta, e nessuno potrà portarci fuori. Dobbiamo stare attenti, le squadre che lottano per salvarsi sono le peggiori e parliamo di un pacchetto ampio. Senza fretta e senza sosta».

Del resto, tutte queste difficoltà sono nulla se si pensa ai drammi veri, come quello della guerra. Nel calcio c'è rimedio a tutto: basta volerlo, tutti.

 

Ma. Lu.