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Gallarate | 25 febbraio 2022, 17:49

Gallarate: trasporto pubblico locale ostaggio delle baby gang

Il fenomeno contrastato con servizi di vigilanza, interventi della Polizia Locale, riprese video. Ma le famiglie non collaborano. Il peso del fattore assenzionismo

I partecipanti alla conferenza stampa convocata al Comando vigili di via Ferraris

I partecipanti alla conferenza stampa convocata al Comando vigili di via Ferraris

Tre denunce a carico di minori tra interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato. Primo passo per contrastare le intemperanze che, a Gallarate, si registrano a bordo dei bus Amsc. Soprattutto riservati agli studenti. Si cerca di contenere il fenomeno dei biglietti non pagati. E si fa attenzione, da parte della Polizia Locale, nel raccogliere le segnalazioni sui vari episodi, collaborando con le altre forze dell’ordine. Si indaga.

Sono questi  i punti principali presentati nella conferenza stampa convocata oggi al Comando di Polizia Locale di Gallarate. A incontrare i giornalisti, l’assessore alla Sicurezza, Francesca Caruso, il comandante Aurelio Giannini, l’assessore alle partecipate, Corrado Canziani (i mezzi di Amsc sono in prima linea), l’amministratore unico dell’azienda, Maurizio Zenoni, e il sindaco, Andrea Cassani.

«Gli episodi che hanno messo in difficoltà gli autisti – ha premesso Francesca Caruso – sono diventati più frequenti da un mese e mezzo a questa parte. Per questo sono state avviate nuove attività di controllo e investigative». Di vera e propria escalation ha parlato il comandante Giannini, elencando ingiurie, minacce, aggressioni fisiche anche se non gravi. L’identikit dei responsabili, o perlomeno di una parte preponderante, è stato tratteggiato dal sindaco: età fra i 14 e i 17 anni, soprattutto italiani di seconda generazione. «Sanno che potrebbero essere identificati – ha aggiunto il primo cittadino – infatti si coprono, usano passamontagna».

Amsc, è emerso durante l’incontro, si sta avvalendo di un servizio di vigilanza esterno. E le segnalazioni alla Magistratura sono puntuali. Non solo: «Le nostre pattuglie – ha fatto presente Giannini – “agganciano” i mezzi e si mettono in campo anche unità cinofile. Azioni che stanno dando risultati». Non  risolutivi, però. Fenomeni come il mancato pagamento dei biglietti o il rifiuto di indossare le mascherine persistono. E le famiglie dei ragazzi non collaborano. «Ci confrontiamo – ha sottolineato il comandante – con un atteggiamento protettivo dei genitori. Anche quando vengono rilevate intemperanze pazzesche, con gli autisti che non riescono a difendersi».

Aiutano i video, puntualmente acquisiti e trasmessi alle autorità competenti. Complicano la situazione le assenze degli autisti: otto su 22, di recente, oltre un terzo. «È un tasso di assenteismo – ha commentato il sindaco – non giustificabile se paragonato ad altri settori». Componente che si combina alla, ammessa, vetustà dei mezzi. L’assessore Canziani ha annunciato un incontro con i sindacati martedì prossimo. Trasporto sereno, l’operazione continua.

Stefano Tosi

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