Busto Arsizio - 25 febbraio 2022, 12:27

Guerra in Ucraina, antifascisti in presidio a Busto. Mozione del Pd: «Creiamo una rete di solidarietà e accoglienza»

Domenica mattina iniziativa del Comitato Antifascista davanti al Tempio civico con «parole di pace dette e cantate per fermare il tuono dei cannoni». I dem portano il tema in Consiglio condannando l’azione della Russia e invitando a organizzare una rete di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina che si ritrovi in assenza di beni di prima necessità in patria o nella condizione di profugo in Italia

Guerra in Ucraina, a Busto Arsizio ci si mobilita con un presidio e una mozione di sostegno alla popolazione colpita dall’attacco russo.
La manifestazione, promossa dal Comitato Antifascista, è in programma domenica mattina alle 11 davanti al Tempio civico. A portare il tema in Consiglio comunale è invece il Partito Democratico, che chiede di impegnarsi anche a organizzare una rete di solidarietà e accoglienza insieme alle realtà attive sul territorio.

Voci di pace

Il Comitato Antifascista di Busto promuove Voci di Pace-Presidio contro la guerra. L’iniziativa, aperta a tutti i cittadini e alle realtà organizzate, si terrà domenica 27 febbraio alle ore 11 davanti al Tempio civico antistante il municipio, in via Fratelli d’Italia, dove è posizionata la targa di Angioletto Castiglioni, testimone di pace.

Gli antifascisti ricordano la nostra Costituzione: «L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali – recita l’articolo 11 –. Consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

«Parole di pace dette e cantate per fermare il tuono dei cannoni», affermano, annunciando «microfono aperto a pensieri e canzoni per un mondo senza guerra. Adesioni all'iniziativa di cittadini e realtà organizzate saranno raccolte e dichiarate durante il presidio».

Il caso in Consiglio

Dallo spazio antistante il municipio all’aula del Consiglio comunale. Il Pd porta infatti in assise una mozione in cui si esprime «la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa».

Oltre alla richiesta rivolta al governo, agli stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea di dare vita a un’iniziativa di contrasto all’aggressione «entro la reazione della comunità internazionale che l’Onu deve garantire», i dem intendono impegnare Consiglio e amministrazione «a far sentire alla popolazione ucraina la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica della Russia e delle sue azioni di guerra». Ma anche «a creare ogni possibile mobilitazione contro l'aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli».

La mozione firmata dal capogruppo Paolo Pedotti e dai colleghi Cinzia Berutti, Maurizio Maggioni e Valentina Verga invita inoltre a «organizzare, qualora se ne evidenzi la contestualità e nell’ambito delle competenze del sindaco in materia di Protezione civile, la più ampia rete di solidarietà e di accoglienza insieme ad associazioni e a gruppi attivi sul territorio comunale nei confronti della popolazione ucraina che si ritrovi in assenza di beni di prima necessità sul suolo ucraino o nella condizione di profugo sul suolo italiano».

R.C.