Busto Arsizio - 23 febbraio 2022, 16:49

Nuove assunzioni e certificati anche in edicola. L’Anagrafe di Busto si rinforza

Dopo le difficoltà causate dalla pandemia, la situazione in Comune sta tornando alla normalità. Una normalità fatta anche di attese da combattere. L’amministrazione si è mossa estendendo la possibilità di ritirare i certificati anche in edicola e con quattro nuovi dipendenti per l’Anagrafe. Entro l’anno previste ulteriori assunzioni

All’annoso problema delle carenze di organico si sono aggiunti gli effetti della pandemia che, in particolare tra fine dicembre e gennaio, hanno costretto diversi dipendenti a rimanere a casa in quarantena (leggi qui).
Ora, dopo un periodo non semplice – in linea con buona parte delle realtà lavorative – la situazione in municipio a Busto Arsizio sta tornando alla normalità.
Una normalità fatta anche di attese da combattere, soprattutto sul fronte dell'Anagrafe. L’amministrazione si è mossa con nuovi lavoratori entrati in servizio di recente e prevedendo l’assunzione di ulteriori unità (tra sedici e venti) entro l’anno. E, per ridurre le code, è stata estesa la possibilità di ottenere certificati anagrafici anche in edicola, oltre che in tabaccheria.
L’assessore alle politiche istituzionali Mario Cislaghi ha fatto il punto in una conferenza stampa durante la quale è stato affrontato anche il capitolo dei cimiteri (leggi qui).

L’anagrafe sul territorio

Dopo le tabaccherie, ora anche le edicole hanno la possibilità di rilasciare alcuni documenti (leggi qui). In particolare, si tratta dei certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, residenza Aire, stato civile, stato di famiglia, anagrafico di unione civile. Nove le tabaccherie che hanno aderito all’iniziativa, otto le edicole.
«Faremo una campagna di comunicazione per far conoscere l’esistenza di questa possibilità – dice Cislaghi –. Queste realtà sono un punto di riferimento per i cittadini. A Busto vivono 4.819 persone ultrasettantenni sole: questo servizio vuole rappresentare un’opportunità in più soprattutto per loro».

Presenti a Palazzo Gilardoni anche Roberto Armiraglio, in rappresentanza dei tabaccai, che rilasciano già da qualche tempo questi certificati («Sono sicuro che altri colleghi si uniranno», dice), e Maria Rosa Tagliabue, edicolante e presidente del sindacato Snag Busto e Valle. Quest’ultima spiega che «nel periodo del lockdown è emersa l’esigenza dei cittadini di ottenere questo tipo di documenti. Abbiamo così deciso di provare a offrire il servizio».
In questa prima fase, Tagliabue ha notato che alcuni clienti sono restii a pagare in edicola la marca da bollo laddove prevista. Ma agli sportelli di via Fratelli d’Italia la richiesta degli addetti sarebbe la stessa.

Forze fresche in Comune

Se il coinvolgimento di tabaccherie ed edicole può contribuire a sgravare le code, l’amministrazione è consapevole che il vero problema riguarda carte d’identità (con attese ancora lunghe) e residenze. «Con i quattro nuovi innesti la situazione allo Stato civile sta già migliorando – afferma Cislaghi –. Ogni giorno, tra l’altro, assicuriamo una risposta ad almeno cinque emergenze, vero o meno. Ieri, ad esempio, erano sette o otto».

«I nuovi assunti stanno lavorando bene – assicura Gabriella Ferrazzano, dirigente del settore Risorse umane –. Si tratta soprattutto di giovani alla prima esperienza che hanno portato energie e nuove motivazioni che si integrano con l’esperienza dei colleghi».

Forze giovani in un organico composto soprattutto da over cinquanta (leggi qui). Solo un dipendente, a tal proposito, in questo momento non sta lavorando perché non vaccinato. «Domani in giunta approveremo la macrostruttura – anticipa Cislaghi –. Poi potremo deliberare le nuove assunzioni, tra le sedici e le venti unità. Ricordo che, pur essendo il nostro un Comune virtuoso, ci sono dei parametri precisi da rispettare».

L’assessore ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare ai volontari della Protezione Civile Garibaldi e Augustus, che stanno presidiando gli ingressi di municipio e Anagrafe dopo alcuni episodi di intemperanze da parte degli utenti (leggi qui). La situazione, sotto questo aspetto, è migliorata. Anche se, fa sapere il funzionario responsabile dell’Anagrafe Andrea Collauto, «proprio stamattina una persona ha cercato di entrare negli uffici senza avere il Green pass». Protestando perché l’accesso, come previsto dalle norme, non gli è stato consentito.

Riccardo Canetta