- 21 febbraio 2022, 08:39

Le montagne che spronano la Pro Patria, pronta a un'altra doppia sfida

Contro il Südtirol una seria leggerezza che è l'antidoto a paure e alibi: da portare dentro un'altra settimana impegnativa, prima contro la Juve e poi contro il Legnago. Il quadro tra punti, assenze e un monito

Nello spettacolare scenario del Druso

Quelle montagne attorno al Druso sembravano lì non solo a creare uno scenario incantato. Assomigliavano più a un monito gentile per la Pro Patria: non esiste una montagna che non si possa scalare.

Leggi della dinamica

Che il pareggio contro il Südtirol oggi fosse possibile, di più, verosimile, ce l'aveva insegnato la gara d'andata. Anche la partita a Verona con quella vittoria che non veniva da colpi di scena, bensì da una ragionata costruzione delle fasi di gioco. Poi è arrivata lo scivolone casalingo contro la Pro Sesto: da dominatori dell'azione a bersaglio di tre schiaffi, roba insopportabile anche perché non è la prima volta che questa Pro Patria ripassa la lezione della dinamica "a ogni azione corrisponde una uguale e contraria". Quindi un fatto da studiare onestamente e serenamente, nelle cause e nei sintomi, per non farlo ripetere.

A Bolzano, i tigrotti delle montagne neanche si sono accorti - al limite le hanno ammirate gli spettatori - mentre mercoledì scorso sembrava che se le creassero da soli contro una squadra che prima del gol non aveva dato segnali di vita. Come appunto era già accaduto.

Punti e assenze

Allora è da tenere questo scenario a monito, perché la salita, quella sì, c'è ancora e ce lo ricordano punti e nuovo giro di squalifiche nel complicato quadro di assenze. Siamo a 28 punti, assieme ad altre due squadre, poi un tris di avversari a 26, prima di arrivare al fondo con 24 e 21 (Giana e Legnago). 

Sul secondo fronte, se Caprile ha richiamato numerosi appassionati di magia in porta, la difesa tutta è stata inappuntabile. Quindi fa male sapere che Boffelli, ammonito, sia squalificato. Stessa sorte spetta a Brignoli. Non potranno esserci dunque mercoledì nella sfida contro la Juve U23, ma anche qui nessuna angoscia.  Incontriamo una squadra, reduce da un pareggio contro il Seregno, due solenni vittorie ma prima anche una sconfitta contro la Giana: anche questo, in fondo, un promemoria di come sia complessa, anche controversa, questa serie. 

Pur sottraendosi alla tentazione di guardare troppo avanti, non si può dimenticare che domenica prossima arriverà il Legnago: non solo ultima in classifica, ma con una recente tabella di marcia negativa. Forse anche per questo, da prendere assolutamente sul serio, perché è sul terreno in piano che risulta più facile costruirsi le montagne. Quelle invisibili, alimentate da paure e alibi.

L'umiltà vera

Se la Pro è più forte di ogni situazione, come ha affermato Prina, lo può dimostrare ogni volta con la seria leggerezza di Bolzano: a se stessa, prima di tutto. E importante alleata sarà l'umiltà, quella vera, che non menziona ma che pratica Caprile: l'uomo dei miracoli ieri (ma non solo) per prima cosa ha ridistribuito i meriti a tutti, com'era giusto. Così come i tigrotti li hanno restituiti agli ultras, la cui voce per prima ieri ha scalato quei monti ricordando cosa si doveva fare.

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Marilena Lualdi