Niente da fare, è impossibile anche fuori dal campo non avere la tentazione di chiedere a Ferri la carta di identità. Perché dopo il pareggio con il Lecco - che anche e soprattutto è una sconfitta evitata proprio grazie al gol del diciannovenne tigrotto - basta guardarlo negli occhi e ascoltarlo per avere tutti i piacevoli dubbi in proposito: troppo adulto e autorevole.
Partiamo da lui, negli interventi dagli spogliatoi.
Negli spogliatoi
Entrato a freddo, pochi minuti dopo l'avvio del primo tempo per l'infortunio di Brignoli: era accaduto già contro l'Albinoleffe, ricorda lui stesso.
E lui dà il massimo, di più. Anche con un brutto ricordo che lo incalza: «Contro il Lecco all'andata ho fatto una delle peggiori prestazioni, se non la peggiore. Sono stato contento di rimediare, mi sono preso una rivincita, sì». La sua analisi del match di oggi: «Abbiamo avuto qualche difficoltà in più nel primo tempo, poi siamo riusciti a entrare con la testa giusta. Purtroppo non siamo riusciti a portare a casa i tre punti, ed è il rammarico più grande. Dobbiamo cercare di attaccarci di più al risultato e avere più cattiveria sotto porta».
Prima di lui, si era espresso l'allenatore Luca Prina che non nega «una parte di rammarico, come quando non abbiamo vinto contro il Trento, ma non perdiamo di vista che ci sono tanti aspetti positivi». Se Ganz predatore ha fatto ciò che doveva purtroppo, l'elemento chiave è stato non lasciarsi andare: «È stata una botta, ma abbiamo reagito molto, molto bene e abbiamo trovato meritatamente il gol. Dobbiamo arrivare in un modo o nell'altro a vincere qualche partita».
Ancora la sfortuna infortuni incombe, e non solo: «La nostra è una situazione borderline. Anche con il Covid, quando rientrano i giocatori fanno fatica».
In tribuna (e botteghini)
Passando dagli spogliatoi e dal campo alle tribune. Prima di tutto, le curve: oggi per la prima volta vedevano due schieramenti di ultras come ai vecchi tempi, se non proprio per i numeri, per energia.
In tribuna c'era il sindaco Emanuele Antonelli. E c'era anche come già detto il presidente della Pro Patria Domenico Citarella, che è venuto con il giornalista Carlo Alvino. E con i giornalisti locali ha parlato. Ma è chiaro che la partita della società vede Sgai e Patrizia Testa (rappresentata dall'avvocato Slongo) a confronto: da loro si attende una svolta chiara, netta. E si spera definitiva.
In classifica
Anche per la serenità dei ragazzi che - tutti lo dovrebbero ricordare - stanno lottando per salvarsi. Giana e Pro Sesto, vincendo oggi, si sono avvicinati ai 24 punti della Pro Patria, rispettivamente con 22 e 20, mentre il Legnano è stato bloccato a 19. Ha pareggiato il Seregno, a 25, e così Pergolettese e Fiorenzuola a 26. A questo stesso punteggio Virtus Verona (con ennesima sconfitta), che aspetta la Pro domenica prossima.