La Pro Patria arriva alla sfida con il Lecco – gara delicata, anzi, «un altro spareggio», per usare le parole di mister Luca Prina – con tante defezioni.
Mettendo da parte le vicende societarie e concentrandoci sul campo, tra Covid, acciacchi e infortuni, sono otto i tigrotti impossibilitati a scendere in campo allo Speroni domani alle 14.30: Banfi, Bertoni, Saporetti, Pizzul, Colombo, Lombardoni, Vezzoni e Fietta non saranno della partita.
Nello 0-0 col Trento, Prina ha effettuato tutte e cinque le sostituzioni a disposizione per la prima volta nel 2022.
Ma si è trattato di «cambi della disperazione, molto forzati», dice l’allenatore in conferenza stampa. Contro il Lecco la storia si ripete: «Giocando ogni tre o quattro giorni si amplifica ancora di più questa problematica».
Ciò detto, «domani è un altro spareggio, dobbiamo passare attraverso la prestazione per cercare a tutti i costi di portare a casa il massimo. Chiedo l’aiuto di tutti. Siamo in forte difficoltà nelle scelte e nelle risorse – ribadisce il tecnico biancoblù –. I ragazzi stanno dando il 200 per cento, dobbiamo superare questo periodo difficile. Quelli che ci sono a posto, sono pronti. Ma siamo in pochi».
Il nuovo arrivato Massimiliano Pesenti, presentato in settimana (leggi qui), è chiamato a dare subito una mano all’attacco. «Lo conosco da tantissimi anni, è sempre stato un avversario difficile da affrontare – sottolinea il mister –. Viene da un anno di sosta, con un infortunio importante. Ha recuperato bene allenandosi da solo, adesso ha bisogno di riprendere le dinamiche di squadra a 360 gradi. Speriamo che possa essere a disposizione il più in fretta possibile per una parte di partita. In questo momento anche a lui sarà richiesto un qualcosa in più. Probabilmente domani dovrò chiedergli lo sforzo di minutaggio superiore a quello che potrebbe darci».
In ogni caso, sottolinea Prina, «gli attaccanti che abbiamo a disposizione mi piacciono molto. È il reparto che è stato più martoriato dalle assenze, tra Covid e altri infortuni. Ci mancano: la qualità degli ultimi due mesi ci doveva far portare a casa più punti. Ma nella nostra squadra è il “noi” che deve arrivare alla salvezza, passando anche da qualche gol sporco o episodio su cui gli attaccanti dovranno incidere».
E, nella settimana del Festival di Sanremo, mister Prina sceglierebbe ‘O sole mio o Fin che la barca va? L’allenatore se la cava con una battuta: «Non vorrei che Orietta Berti l’avesse scritta pensando alla Pro Patria…».