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| 27 gennaio 2022, 07:05

STADIO APERTO/ «Aiuto reciproco e personalità». Così i tigrotti stanno dando tutto per salvarsi

Dopo la buona prova contro il Piacenza tocca alla sfida contro il Padova. L'analisi di Le Noci, da Beppe-gol a componente dello staff della Pro Patria. Il ricordo di Pippo Taglioretti e una consapevolezza: basta parole sulla società, i ragazzi meritano una risposta nei fatti

Le Noci ospite della nostra puntata di Stadio Aperto

Le Noci ospite della nostra puntata di Stadio Aperto

«Mi hanno chiesto di dare una mano e l'ho fatto volentieri. Mi sono anche divertito». Giuseppe Le Noci, fresco dei suoi 40 anni, parla così, quando gli raccontiamo dell'impressione da bomber che continua a dare durante gli allenamenti. Insomma, ancora Beppe-Gol, pur essendo oggi un componente dello staff della Pro Patria, con in tasca il patentino di allenatore di Uefa B (LEGGI QUI). E tra l'altro fresco della nomina di ambasciatore della Lega Pro, un'altra soddisfazione.

Ma da questo piccolo episodio citato a Stadio Aperto esce ciò che oggi a loro volta stanno mettendo in campo per salvarsi, con tutte le loro forze, i tigrotti. Aiuto reciproco e personalità

Dopo la buona prova contro il Piacenza nonostante le mine tra infortuni e Covid - non sfociata in vittoria prima per un rigore, poi per un autogol -  arriva la sfida contro il Padova, dove «le motivazioni non mancano», ricorda Le Noci. Che aggiunge: «Affrontiamo una squadra costruita per provare a vincere il campionato, però io credo che in tutte le partite si parte dallo zero a zero e c'è la possibilità di fare qualcosa di importante».

Come lo è recuperare dei giocatori per la raffica di partite che ci aspettano (dopo Padova, subito il match casalingo con il Trento martedì), e ognuno si deve far trovare pronto.

Beppe è convinto: «Se continuiamo con questo spirito, questo agonismo, è più facile vincere partite, magari possiamo anche toglierci delle soddisfazioni».

Nel ricordo di Taglioretti

Dopo il videosaluto di Daniele De Grandis e la domanda di Andrea Fazzari, il pensiero non può che andare alla motivazione ulteriore che ha dato ai tigrotti l'energia per battersi così a fondo: il dovere di ricordare la figura di Pippo Taglioretti, il recordman biancoblù scomparso due giorni prima.

Un calciatore e un uomo, che ha tratti in comune con Beppe: l'umiltà e il mettersi a disposizione degli altri, ad esempio.

I tigrotti hanno sentito la presenza di Taglioretti e il dovere di dare ancora di più per loro: «Fare 389 partite con la stessa maglia è da pochi. E poi è una persona che è rimasta sempre coinvolta anche dopo, tanta gente gli vuole bene, aveva dei valori importanti» conclude Le Noci.

A questo punto Stadio Aperto dà appuntamento a settimana prossima e torna a scendere in campo di giovedì. Lo facciamo, con una consapevolezza: entro il 31 si vedrà se Sgai confermerà la volontà di essere la proprietà della Pro Patria oppure no e tornerà in campo Patrizia Testa, come ha detto di essere pronta a fare in caso di problemi. È questa l'unica cosa che ci importa in questi giorni: non parole, ma i fatti, l'unico fatto che conta. Che cosa accadrà della Pro? I primi a meritare una risposta sono questi tigrotti, che con serietà stanno dando il massimo mentre è calata un'apparente nebbia. 

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Ma. Lu.

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