/ 

| 24 gennaio 2022, 18:06

L'OPINIONE. Il gol invisibile da tenersi stretto: la fiducia dei tifosi

Pro Patria-Piacenza è stato un pareggio deludente, perché i ragazzi si meritavano di più. Ma molti sostenitori biancoblù, prima anche critici, hanno manifestato il loro apprezzamento verso la nuova linea tigrotta. Almeno per la squadra

L'OPINIONE. Il gol invisibile da tenersi stretto: la fiducia dei tifosi

C'è un gol che non si è visto fisicamente allo Speroni domenica e non poteva quindi portare ai tre punti che avrebbero fatto tanto comodo (e morale), ma forse è più importante. È quello della fiducia dei tifosi verso i ragazzi. 

Goffo e inutile sarebbe nascondersi la verità: gran parte del girone d'andata ha registrato la preoccupazione e le critiche, anche aspre, dei sostenitori biancoblù. La strada giusta costantemente indicata dall'allenatore Luca Prina non sembrava palesarsi, anzi la direzione appariva talvolta a zig zag e con pericolose mete possibili, tra cui il precipizio della retrocessione.

La svolta nell'azione, nella maturità e nei risultati si è vista contro la Pergolettese, ma lì era facile rallegrarsi con la vittoria. Anche nella trasferta contro l'Albinoleffe, gasato a mille nel suo nuovo stadio, quel punto portato a casa è stato fondamentale, ma ancor più apprezzato l'atteggiamento. 

Insomma, la strada ora aveva qualche indicazione più chiara. La questione era: con la ripresa del campionato, si sarebbe mantenuto questo approccio o si rischiava di incappare in un nuovo smarrimento?

Arriviamo dunque a Pro Patria-Piacenza. Nel salvadanaio della classifica, medesimo tesoretto dell'andata: un punto. A settembre erano girate un po' le scatole, per essersi fatti riprendere con un 1-1. Domenica 23 gennaio è finita 2-2 e gli avversari ci hanno ripigliato due volte, con rammarico dichiarato e percepito tra i tigrotti.

Ma questa non è nemmeno l'apparenza: è la lettura superficiale che può fare chi si è limitato a controllare il risultato dopo. Al netto della sfortuna e degli sbagli, i tigrotti hanno conquistato quella terza rete invisibile, che è un giudizio sulla gara ben diverso rispetto al passato da parte dei tifosi. 

Nei commenti condivisi dal pubblico, spiccano toni cambiati. Ne prendiamo alcuni: «Risultato ingiusto. Autorete e rigore contro molte occasioni». Oppure, di fronte anche a giocatori inseriti ex novo o in diversi ruoli per costrizioni che si sono rivelate invece interessanti. « Non han fatto peggio dei vecchi, anzi giocatissimo match! - dice un'altra voce - Speriamo si continui su questa linea!».

È fiducia che cresce verso i ragazzi. Verso l'allenatore, il termometro è ancora incerto. A picco, è quello della società: ieri gli ultras le hanno cantate, la preoccupazione però è diffusa. La paura di ritrovarsi nella nebbia totale, nel buio che troppe volte la Pro Patria negli anni ha sperimentato. Entro il 31 gennaio si saprà se le strade dei tigrotti e del consorzio Sgai resteranno unite o no.

L'unica certezza è che questi tigrotti, nel loro cercare di avanzare in un contesto così fragile, ce la stanno mettendo tutta. Domenica, i tifosi vicini e lontani l'hanno colto e apprezzato. Devono riuscire a mantenere quell'ardore in campo e quel sangue freddo fuori che fanno la differenza: facile a dirsi, tanto più considerando che sono così giovani. Ma basta guardare dentro gli occhi di un Ferri o di un Ghioldi: sappiamo che ce la possono fare.

Ma. Lu.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore