Il calcio al tempo del virus. Alzarsi ogni mattina sperando che nessun giocatore sia positivo e la rosa non si ridimensioni ulteriormente (nel caso della Pro Patria, già minata dagli infortuni).
«I ragazzi hanno fatto una grandissima partita sul piano del ritmo, della collaborazione, del gioco - commenta l'allenatore Luca Prina - Due gol su un cross e un fallo di mani dove è nato il rigore e un autogol clamoroso, senza che Caprile facesse una parata in 90 minuti. Due mesi fa non avremmo fatto questa partita, adesso ci rammarichiamo di non aver vinto. Anche il fatto di rammaricarsi è un passo in avanti».
Avendo oggi 9 giocatori sani, Prina ringrazia la squadra ma fa anche una (insolita) menzione speciale: «Vaghi ha lavorato in silenzio, con grande serietà e ha sfruttato bene la sua opportunità, in un ruolo che non è neanche suo. Ha fatto bene il difensore centrale».
Anche per il tigrotto Filippo Ghioldi, a sua volta testato in un ruolo non suo («Importa giocare, non dove», osserva), questa è stata una grandissima partita. «Considerando poi che stiamo stati in emergenza negli ultimi 20 giorni, ci siamo allenati in pochissimi... questo significa che la squadra c'è, è viva. E abbiamo grande rammarico perché pensavamo di meritare i tre punti. Gli ultimi risultati ci avevano mostrato che eravamo in crescita e la partita ce l'ha confermato».
La prossima sfida è contro la seconda in classifica, l'impegnativo Padova: «Ci proveremo a fare il risultato» promette Ghioldi.