Busto Arsizio - 11 gennaio 2022, 12:58

L’addio a Francesca Pirali: «Il dolore è immenso, ma il ricordo straordinario»

Questa mattina i funerali della 29enne nella chiesa dei Santi Apostoli di Busto. Amici e colleghi hanno ricordato il sorriso, la grande generosità e l’infinita dolcezza di «Chicca». Ma anche la professionalità, la competenza, il rapporto speciale con i pazienti dello studio odontoiatrico dove lavorava con passione. Il papà: «Fai buon viaggio, e guidaci da lassù»

Il sorriso, la grande generosità e l’infinita dolcezza. Ma anche la professionalità, la competenza, il rapporto speciale con i pazienti dello studio odontoiatrico dove lavorava con passione.

Questa mattina familiari, amici e colleghi hanno dato l’ultimo saluto a Francesca Pirali, giovane donna di Busto Arsizio scomparsa venerdì scorso a causa dei traumi riportati due giorni prima in un incidente automobilistico in Valcamonica.

«Diciamo grazie a Francesca»

La chiesa dei Santi Apostoli non è riuscita a contenere l’affetto per Francesca. In tanti hanno partecipato sul sagrato a un funerale in cui lo strazio per la scomparsa di una ragazza che domani avrebbe compiuto trent’anni non ha offuscato la gratitudine per aver percorso un pezzo di cammino con una persona così speciale.

«In tanti ci siamo chiesti perché una ragazza giovane, entusiasta, ricca di tante speranze e progetti sia stata chiamata in cielo. Io onestamente dico che non lo so – ha ammesso il parroco don Maurizio Bianchi –. E nessuno può essere così presuntuoso da avere una risposta. Chiediamoci allora che cosa un momento del genere possa insegnarci. Diciamo grazie a Francesca per quello che ci ha donato con la sua solarità, ma anche quello che ci sta dicendo ora». Ossia «che la vita va vissuta. Ma vissuta bene. Ogni giorno è un’opportunità per fare e gustare del bene. Oggi Francesca ci dice di non buttare via il nostro tempo, le nostre energie; non perdiamoci in sciocchezze. Diamo il meglio. Nelle foto di Francesca si vede il volto bello di una persona soddisfatta di quello che stava facendo. Diciamole grazie e chiediamole, ora che è a tu per tu con Dio, di aiutarci a capire che dono meraviglioso è la vita».

Il ricordo di amici, colleghi e del papà

Nei ricordi commossi degli amici ci sono gli occhi profondi di «Chicca», i suoi gatti, la professionalità, l’ironia, il non voler mai disturbare, l’amore per la famiglia e «per il tuo Vitto», che quest’anno avrebbe sposato.

«Il vuoto che ora lasci sarà sempre pieno di te». E ancora: «Il dolore è immenso ma il ricordo straordinario. Nessuno pensava che Francesca Sarebbe diventata un angelo così presto. Tutti l’hanno conosciuta come una grande amica, una grande professionista, un punto di riferimento per i collaboratori, tanto amata dai pazienti. Sempre generosa e disponibile. Tutti ricordano quanto era bello il suo sorriso e quanto rassicuranti le sue parole. Mancherà in tutti i modi in cui una persona può mancare. Verseremo molte lacrime, ma guardando indietro penseremo al suo sorriso e insieme andremo avanti come lei ci avrebbe spronato a fare».

I colleghi dello studio odontoiatrico Toia hanno sottolineato la «professionalità ineccepibile» ma anche la dolcezza, la gentilezza e l’educazione, il modo sereno con cui viveva la vita questa «complice insostituibile e sempre disponibile».

Il padre Adamo, detto Mino, medico dell’ospedale di Busto, ha trovato la forza di ricordare piccoli preziosi aneddoti familiari, e il grande amore di Francesca per la sorella.
«Quando mangiavamo insieme in pausa pranzo, dovevamo fare in fretta perché volevi rientrare al lavoro in anticipo. E controllavi sempre se l’abbinamento dei miei vestiti fosse giusto».

Il papà ha parlato anche «dell’amore per i tuoi gatti. Io non li ho mai amati particolarmente, ma da ieri li guardo con occhi un po’ diversi». E poi «l’anello del tuo Vitto», che «guardavi con orgoglio»: «Mancheranno tantissimo queste piccole cose di vita quotidiana di cui non potevo più fare a meno. Fai buon viaggio, e guidaci da lassù».

Riccardo Canetta