- 05 gennaio 2022, 16:03

Pro Patria, consorzio Sgai al contrattacco: «Operiamo su tutto il territorio nazionale, ad oggi nessun contenzioso»

La società replica dopo le vicende riportate in questi giorni dalla stampa trevigiana: «Sulle poche contestazioni ricevute, a fronte di centinaia di pratiche aperte su territorio, la compliance interna ha avviato rigorosi controlli al fine di accertare la correttezza sia dell'operato degli agenti sia della documentazione fornita dai richiedenti.

L'ambito del superbonus è quello di riferimento per il consorzio

Dopo le vicende riportate dai media trevigiani su cantieri mai avviati e contestazioni, replica il Consorzio Sgai. Ovvero la società napoletana che ha acquistato lo scorso novembre la maggioranza delle quote della Pro Patria.

In una nota afferma: «La società opera sull'intero territorio nazionale con oltre quattromila clienti e numerosissimi cantieri aperti a fronte dei quali non si riscontra a oggi nessun contenzioso. Sulle poche contestazioni ricevute nel trevigiano, a fronte di centinaia di pratiche aperte su territorio, la compliance interna di Sgai ha avviato rigorosi controlli al fine di accertare la correttezza sia dell'operato degli agenti sul territorio sia della documentazione fornita dai richiedenti».

Ancora, «la società sottolinea che per l’esecuzione delle pratiche ha sempre seguito per prassi le procedure standard definite dalla normativa vigente, offrendo ai committenti un servizio completo e capillare su tutto il territorio italiano.  Per garantire la massima efficienza ai propri clienti, inoltre, vale la pena mettere in evidenza che il Consorzio Sgai si avvale dell'attività di verifica da parte dei più importanti advisor a livello nazionale e internazionale, che certificano tutte le pratiche relative al Superbonus 110%».

Si passa poi all'ex presidente Roberto Galloro, arrestato lo scorso novembre (LEGGI QUI) «- il quale a oggi risulta né imputato né condannato, ma soltanto indagato -, il Consorzio Sgai sottolinea che l’indagine si riferisce a fatti non legati in alcun modo alla Società e di molto precedenti alla sua fondazione; la società, inoltre, non può essere legata a tali vicende, poiché l’indagine ha ad oggetto ipotesi non attinenti al campo delle costruzioni e dei bonus edilizi e, pertanto, capziosi, falsi e strumentali risultano gli accostamenti del Consorzio Sgai a presunte "maxitruffe" nell'ambito dei superbonus». 

La conclusione: «In ogni caso, a conferma della correttezza del proprio operato, il Consorzio Sgai ha sempre rispettato i diritti dei committenti e si precisa che non è mai stata prevista contrattualmente alcuna penale pari all'importo dei lavori, ma, in caso di inadempimento, il pagamento degli eventuali costi ANTICIPATI per le attività realizzate dai professionisti incaricati».   

Redazione