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Territorio | 30 dicembre 2021, 07:00

Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio: «Chiudo l'hub tamponi e faccio i nomi dei “leoni da tastiera”»

La provocazione del sindaco di Gorla Maggiore arriva pochi giorni dopo il caos della vigilia di Natale. Ora, le contromisure adottate stanno garantendo un afflusso gestibile e per quanto possibile regolare. Ma l'amarezza è tanta, anche per gli insulti ricevuti dai volontari: «È un servizio importante e andremo avanti. Anche se per qualcuno non va bene. Faremo i loro nomi quando chiuderemo». Il bilancio dell'anno e le prospettive ancora frenate dalla pandemia: «Impossibile progettare a mente libera»

Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore

Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore

I volontari della protezione civile, in primis, ma anche la polizia locale e i dipendenti dell'ufficio tecnico comunale hanno vissuto una vigilia di Natale sul “campo”, per fronteggiare l'emergenza viabilistica e l'ingorgo di persone al centro tamponi drive through in via Sole. Oltre 1.900 test molecolari effettuati in una sola giornata, quando la “normalità” sarebbe di 800 (massimo 900) esami al giorno. Un fatto che ha inevitabilmente agitato le feste del sindaco Pietro Zappamiglio, con la macchina comunale e organizzativa subito in pista per rimediare alla situazione e trovare le soluzioni che in questi giorni stanno funzionando.

Da oggi è attivo pure il centro all'ex Casermone Militare di Gallarate (LEGGI QUI). Anche se la pressione sull'hub tamponi di Gorla Maggiore, gestito in convenzione con Asst Valle Olona e Ats Insubria, è sempre massima. «Sono convinto che il punto tamponi sia un servizio, in primis, per i cittadini di Gorla Maggiore e per questo andremo avanti, siccome abbiamo quasi 50 positivi e oltre 100 persone in quarantena tra la popolazione - esordisce Pietro Zappamiglio - Poi, si tratta di un servizio evidentemente esteso a tanti altri cittadini del Sud della provincia e del bacino dell'Asst Valle Olona».

Il caos della vigilia è stato sotto gli occhi di tutti, il sindaco di Gorla Maggiore spiega. «Ci sono state criticità non imputabili a disservizi, ma al fatto che si sono presentate all'hub persone senza prenotazione, addirittura con fare aggressivo e pretenzioso. Il questore di Varese ha emesso un'ordinanza di ordine pubblico sul centro tamponi, a seguito di quello che è successo alla vigilia di Natale. Se passerà il messaggio di raggiungere l'hub solo su appuntamento e con un anticipo massimo di 15 minuti sull'orario di convocazione, non avremo più problemi».

Ma Zappamiglio non nasconde l'amarezza per le critiche (e qualcosa di più) lette e ricevute in questi giorni. «Se quello che stiamo facendo non va bene a qualcuno, il centro tamponi verrà chiuso. E non sarà più un servizio per nessuno - rincara il sindaco di Gorla Maggiore - Però è anche giusto che questi “leoni da tastiera”, che vanno su facebook e scrivono determinate cose insultando il sottoscritto e soprattutto i volontari, a questo punto abbiano visibilità per essere stati i responsabili della chiusura del centro tamponi e di un servizio non più a disposizione della popolazione. Diremo i loro nomi e cognomi».

Chiuso l'argomento con quella che oggi rimane soltanto una provocazione, al tramonto dell'anno Pietro Zappamiglio fa un bilancio e guarda in prospettiva. Al 2022 e alla grande sfida di questo secondo mandato amministrativo: “Gorla 2030”.

Il milione di euro destinato da Regione Lombardia, grazie al bando per la rigenerazione dei borghi storici, è sicuramente linfa vitale, oltre che un tesoretto prezioso. «Il tema è far ripartire un'area del centro storico che attualmente non è fruibile come dovrebbe. In particolare, il milione di euro finanziato dalla Regione riguarda un progetto che inizierà con la riqualificazione di tutta la “stecca” di via Roma, con riferimento all'area del Circolo Arci e alle sedi delle associazioni - sottolinea il sindaco - Qui ci sarà la nuova biblioteca, luogo di studio e anche di lavoro, con spazi di co-working. Mentre al posto dell'attuale sorgerà l'Auditorium, in tutt'uno con quella che diventerà una piazza, vero punto di aggregazione a Nord del Palazzo Municipale».

Il centro del paese, con un progetto a lungo termine e le basi per il cambiamento urbanistico. Ma anche la nuova zona mercato (al parco “della Meridiana”, in via Dante angolo via Verdi) e il polo sportivo all'area feste. «Che ha subìto innumerevoli stop, quest'anno, per via della pandemia e ultimamente per la difficoltà nel reperimento dei materiali – riprende Pietro Zappamiglio – Inoltre, è difficile dare una prospettiva gestionale in un momento di emergenza come l'attuale. Tutte le attività di questo tipo hanno avuto un duro contraccolpo, e mi ricollego al fallimento di Gestisport che gestisce la piscina di Gorla Minore, di cui siamo proprietari al 20 per cento. In tutti questi ambiti dovremo muoverci con cautela, per non commettere errori, e ponderare ogni scelta».

L'onda lunga del Covid, purtroppo. «Nessuno di noi, quando abbiamo steso il programma elettorale nel 2020, immaginava di trovarsi ancora nel pieno di una pandemia. Nostro malgrado ci siamo, e dobbiamo gestirla, con tutte le problematiche del caso. Oggi, per esempio, non siamo in grado di progettare il 2022 dal punto di vista degli eventi e del supporto alle associazioni. Nel periodo di Natale siamo stati tra i pochi comuni a fare i mercatini in abbinamento allo street food, finendoli appena in tempo. Se il nuovo decreto fosse entrato in vigore soltanto il giorno prima, saremmo stati costretti a “ritirare baracche e burattini”. Capite che così è davvero difficile programmare».

E l'augurio per l'anno che verrà è tanto “semplice” quanto comprensibile e condivisibile: «La speranza è quella di uscire al più presto da questo momento di emergenza che ci sta togliendo tantissime energie e la possibilità di progettare con mente libera il nostro futuro».

Alessio Murace

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