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Storie | 25 dicembre 2021, 18:10

L'omaggio di Lussurzesa con le zampine medicate al Bambino: il presepe che commuove tutti

In Sardegna una Natività che lascia senza parole: un grido silenzioso che dice basta ai roghi e rende omaggio agli animali feriti dai roghi, a partire dalla cerbiatta trovata accanto alla mamma carbonizzata. Lo raccontano la Clinica veterinaria Duemari e la dottoressa Monica Pais, ringraziando la famiglia Panzali per quest'opera e il suo messaggio

L'omaggio di Lussurzesa con le zampine medicate al Bambino: il presepe che commuove tutti

C'è uno sguardo come incantato che si posa sul Bambino Gesù. Il musetto di Lussurzesa - la cerbiatta tra gli animali soccorsi dalla Clinica Veterinaria Duemari durante i roghi in Sardegna - sembra sfiorarlo. Ma poi attirano l'attenzione le sue zampine medicate. E altri animali, anche quelli spesso bistrattati e cacciati, tra cui i cinghiali si avvicinano alla capanna. Solitamente vittime dell'uomo, anche loro vedono la Speranza.

È un presepe che lascia senza parole, quello di Santu Lussurgiu, svelato dalla stessa clinica e dalla dottoressa Monica Pais. Il loro impegno - anche grazie all'associazione Effetto Palla Onlus - è stato determinante lo scorso agosto per salvare più animali possibili e per convogliare gli aiuti nelle zone più colpite. Nella nostra zona, molti hanno voluto sostenere quest'attività incessante. Come tra i "rottami" - così affettuosamente chiamati - raccolti e curati in questi anni dalla clinica, diversi sono partiti verso le nostre città, i nostri paesi: mici, cagnolini e non solo.

Adesso, la Clinica ha diffuso le immagini di questo presepe, ringraziando Maria Grazia Panzali e la sua famiglia per la sensibilità: «È  spuntata Lussurzesa. .. presentata al Redentore a cui tutti chiediamo la Grazia di sanare le nostre ferite …. E ci sono proprio tutti, le volpi, le cerve, i cavalli bruciati vivi nell’immenso rogo, e anche noi con il cuore. Buon Natale a tutti».  Si vedono i cinghiali, si scorgono i coniglietti. Quanti ne sono stati soccorsi... Alcuni ce l'hanno fatta, per altri solo tanto dolore prima della fine: come il cagnolino Angelo. 

E ricordiamo chi è, Lussurzesa, come fu trovata e presentata lo scorso agosto: «Questa è la icona della nostra Terra ora. E questa è la cerbiatta che abbiamo ricoverato ieri. In piedi, ma con le zampe carbonizzate. Come la nostra gente... È stata ritrovata accanto al corpo della madre carbonizzata che non è riuscita a sopravvivere e lei era lì... Cosa devono aver visto e pianto questi occhi».

Questo presepe mostra un universo accomunato appunto dalla ricerca della speranza, nella luce del Natale. Come tra gli uomini e le donne di buona volontà. Perché ci sono anche gli angeli, sulla terra: i vigili del fuoco, celebrati a loro volta nel presepe, e questi veterinari che hanno prestato le cure affettuose a tutti gli animali. Perché tutte sono creature, che vorrebbero vivere in pace in un'isola meravigliosa di nome Sardegna. E su un pianeta di nome Terra.

Marilena Lualdi

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