Ad Haiti la ricerca di case per spostare i bambini di suor Marcella Catozza continua, tra tante difficoltà. La nuova Kay ha già il suo nome, però, e c'è un motivo.
Ce lo racconta la missionaria bustocca: «Sarà Kay Peter Pan. Kay vuol dire casa in creolo e Peter Pan vola…… con i bambini perduti». Così mentre si cerca una soluzione, lontano dalla violenza dilagante e nella pesante indifferenza della comunità internazionale, si vuole mandare questo messaggio ai piccoli e non solo.
Questi bimbi, raccolti, accuditi, amati, aiutati a studiare, non devono smettere di sperare. Sono fatti per volare.
Anche un nome spinge a non arrendersi, tra la miseria, le gang scatenate, le baracche fatiscenti dove i bambini vivrebbero altrimenti. Dove alcuni di loro sono dovuti tornare. Nessuno ha mosso un dito per loro, ma nessuno può cambiare questo: loro sono fatti per volare e qui si farà di tutto per aiutarli.
A pochi giorni dal Natale, dalla Speranza, anche Peter Pan fa affiorare un sorriso.