Busto Arsizio - 18 dicembre 2021, 12:29

Dai libri alla tradizione: «Con coraggio anche grazie a loro abbiamo affrontato la pandemia a Busto»

Intense le voci dei Tavoli agli Stati generali della cultura. L'assessore regionale Stefano Bruno Galli: «Sarà sempre più importante il rapporto con le giovani generazioni». La vicesindaco Maffioli: «Noi a fianco dei privati per supportare in sinergia, beneficiaria la comunità»

Avanti e indietro nell’anno passato e in quello che verrà. Con una parola pronunciata poco, ma grande protagonista del lavoro nel 2021: coraggio. Ingrediente che sarà necessario anche nei prossimi mesi a Busto Arsizio per chi si prodiga per la cultura, si è ribadito agli Stati Generali.

Il programma

A parlare per primo - dopo l'avvio da parte della vicesindaco Manuela Maffioli (LEGGI QUI)- è stato il tavolo letteratura, per ultimo quello dell’identità. I libri, che ci hanno guidato e anche un po’ salvato durante  la pandemia. La tradizione, quel «passato da cui trarre ispirazione» e che può dunque trasmettere basi salde per un futuro incerto per definizione e fase storica.

Gli Stati generali sono stati poi chiusi dall’assessore regionale Stefano Bruno Galli: «Le risorse pubbliche devono premiare le realtà virtuose, e indurre quelle meno virtuose a migliorarsi. Il rapporto con il privato è importante. Il 51% degli investimenti in cultura in questa regione arriva dal privato infatti. A Busto ».

Interessantissimo anche l’intervento del professor Giuseppe Banfi, componente della Commissione centrale di beneficenza della Fondazione Cariplo, motore fondamentale per le realtà culturali.

Le voci

Le voci della cultura di Busto Arsizio sono dunque risuonate a partire dal tavolo rappresentato oggi al Museo del Tessile da Francesca Boragno. I libri hanno ricordato che «non c’è il tempo ma un tempo, il proprio». L’anno alle spalle ha significato una rete non solo tra librerie, bensì anche con le biblioteche».

Poi Davide Bontempo per il tavolo musica, che riunisce associazioni, bande e cori: «Non ci siamo mai fermati ad aspettare che tornasse la normalità… abbiamo sempre organizzato eventi, anche online». E si guarda al futuro anche con offerta formativa di qualità rivolta sia ai musicisti sia al pubblico.

Per l’arte, Andrea Cavalli: un mondo duramente colpito, ma che è riuscito soprattutto nella seconda parte a riprendere con le iniziative. Il Tavolo immagine con Claudio Argentiero che ha narrato anche il proficuo rapporto con Malpensa e quel patrimonio immenso di fotografie.

I teatri, con Ottavia Conti Caccia: «Le sale si sono riaperte con coraggio…». Un coraggio premiato dalla gente.

La vicesindaco Manuela Maffioli ha ricordato: «Abbiamo dato sempre continuità al sostegno, perché un festival saltato si può recuperare, una sala chiusa è per sempre».

Ultima, ma non ultima l’Identità: «Perché Busto è una grande città, ha i numeri per volare alto ma anche un profondo senso di appartenenza». Appartenenza che le associazioni stanno rendendo sempre più salda. Famiglia Bustocca e Famiglia Sinaghina, ma anche Magistero dei Bruscitti e tutte le voci del tavolo stanno preparando un 2022 non meno speciale. 

In supporto

Al professor Banfi il compito di ricordare «gli stanziamenti molto consistenti che possono modificare le attività di un intero territorio, da parte della Fondazione Cariplo – ha detto -vi invito a partecipare singolarmente o in associazione».

Infine il grido di orgoglio sulla cultura che è un vanto della Lombardia, ha detto l’assessore regionale Stefano Bruno Galli: «Sono convinto poi che abbiamo voltato pagina e dobbiamo rivedere il nostro rapporto con le giovani generazioni. La pandemia ce l’ha dimostrato ed è necessario utilizzare le imprese culturali creative con l’obiettivo di farci indicare come organizzare l’offerta museale o teatrale».

Ha concluso Maffioli: «Noi siamo a fianco dei privati per supportare in sinergia, beneficiaria la comunità»

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Marilena Lualdi