«In discussione il mister? In questo momento ci mettiamo tutti in discussione». Sandro Turotti risponde così alla nostra domanda alla fine del suo intervento in sala stampa.
È lui che si presenta qui dopo la pesante sconfitta della Pro Patria contro il Renate (LEGGI QUI).«Il responsabile sono io, ci metto la faccia io» ci dice. E aggiunge: «Abbiamo combattuto contro un'ottima squadra. L'arbitro? Chiaramente ci sono due episodi determinanti, l'espulsione di Pierozzi e il gol annullato a Molinari». Ma non si può affermare che la Pro abbia perso per l'arbitro: su questo Turotti è netto. Al limite, può aver contribuito.
«Stiamo vivendo un momento che non parte da adesso» ammonisce. Ricorda la sconfitta casalinga settimana scorsa, la Giana che rimonta una partita già vinta dalla Pro, «avevamo i tre punti in pugno». Eppure - continua - è la squadra dell'anno scorso, a parte alcuni innesti.
«Settimana scorsa - osserva Turotti - Bertoni diceva che bisogna tutti dare qualcosa in più. È vero. Oltre che dirlo, ora bisogna farlo. È arrivata l'ora. Non si può pensare ad altre cose».
Solo a salvarci, con la concentrazione che è sempre mancata. Quella che hanno mostrato, sugli spalti, gli ultras ai quali Turotti dedica un pensiero: «Sono stati bravi ad incoraggiarci sempre». La speranza è di dare loro soddisfazione già contro il Seregno.
Il tempo è finito? Tre punti d'obbligo? No, replica Turotti «non dico questo. Ora teniamo questa rabbia, ma usiamola bene, non in modo disordinato. Tutti i ragazzi si stanno impegnando».
La panchina di Luca Prina è in discussione? È qui che Turotti osserva: «Siamo tutti in discussione».
E a proposito di panchine, mister Cevoli dal canto suo fa i complimenti alla Pro, «squadra tosta».