Busto Arsizio - 05 novembre 2021, 09:45

Baff in libreria: Elisabetta Villaggio racconta “Fantozzi dietro le quinte”

Martedì 9 novembre alle 18 in Sala Monaco della Biblioteca comunale, il ritratto intimo e cinematografico di Paolo Villaggio nelle parole della figlia per “Baff in libreria”

Un personaggio celeberrimo, che tutti conoscono, comico e tragico insieme, entrato nell'immaginario collettivo di generazioni di lettori e spettatori, ma anche un uomo e un padre.

Martedì 9 novembre alle 18 in Sala Monaco della Biblioteca comunale di Busto Arsizio (via Marliani 7), nell'ambito della rassegna “Baff in libreria”, verrà presentato il volume “Fantozzi dietro le quinte. Oltre la maschera la vita (vera) di Paolo Villaggio”, alla presenza della figlia, autrice Elisabetta Villaggio.

Con l'aiuto di Laura Delli Colli, che ha firmato la prefazione, si ripercorreranno alcune tappe della carriera dell'attore genovese, dagli esordi al successo, passando per la descrizione di alcune scene mitiche dei suoi film, e si parlerà del rapporto con gli attori e i registi, oltre che delle relazioni familiari.

Un memoir privato e insieme un racconto corale, un’incursione autentica nella vita di Paolo Villaggio e poi un’altra, inedita e fitta di testimonianze di prima mano, nel dietro le quinte del suo personaggio più memorabile: Ugo Fantozzi.

Lui, il ragioniere più cinico e amato d’Italia, che nasce sulle pagine dell’«Europeo» prima di dare vita ai proverbiali libri e film; lui, capace di unire un ritratto sottile e scanzonato del ceto impiegatizio alla denuncia sociale contro «consumismo, cattivi e megapresidenti»; lui, creato e abitato da un comico ineguagliabile, di cui la figlia Elisabetta restituisce il ricordo con sguardo tenero e discreto. Dall’infanzia a Genova alle sere d’estate a Boccadasse, dall’amore vero incontrato a vent’anni al suo debole per Buñuel, senza dimenticare la gavetta romana – iniziata in uno scantinato umido a Trastevere e culminata con Federico Fellini – e l’amicizia con Fabrizio De André. E poi l’ansia congenita, il cibo come atto di sfogo, il ritiro, la malattia.

Questa è la storia di «uno che la felicità l’ha quasi perseguitata» e che, quando se n’è andato, l’ha fatto tra gli applausi. Tra novantadue minuti di applausi, s’intende.

L'ingresso all'incontro è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite. Il link è pubblicato sui siti www.comune.bustoarsizio.va.it, www.baff.it e sulla pagina Facebook del festival. (CLICCA QUI). Per accedere alla sala è necessario essere in possesso del Green Pass e indossare la mascherina.

Redazione