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| 16 settembre 2021, 16:39

Maffioli: «Un compleanno emozionante, perché è un Teatro nato per volontà e mano degli imprenditori»

La vicesindaco ha ricordato la genesi del Sociale "Delia Cajelli": «Centotrent'anni dopo con l'appello al mecenatismo ribadiamo che è nell'interesse della collettività investire nelle infrastrutture culturali»

La vicesindaco Maffioli al Sociale lo scorso giugno con Bahrami

La vicesindaco Maffioli al Sociale lo scorso giugno con Bahrami

Nel nome di Delia Cajelli e della sua eredità che permea il Teatro Sociale. E in quello degli imprenditori. Per «loro volontà e loro mano è nato e questo compleanno è di festa ma anche particolarmente emozionante». A parlare è Manuela Maffioli, vicesindaco di Busto Arsizio. 

Che sottolinea questo passaggio e un filo rosso che lega due periodi così differenti. Filo rosso che si rivela nel suo appello al mecenatismo, lanciato all'inizio del suo mandato: «Per sostenere le attività culturali - rimarca - Centotrent'anni dopo ci troviamo a parlare di mecenati, sì e c'è un assessore che ha le deleghe della cultura e dello sviluppo del territorio. Ecco la battaglia culturale dell'amministrazione attraverso la mia persona per sollevare la coltre polverosa degli stereotipi sulla cultura».

Maffioli ha immaginato cosa accadesse negli anni dei primi passi del Teatro Sociale e poi ancora. Imprenditori appassionati di lirica, che si godevano con le famiglie e con gli altri bustocchi ogni nota, ma magari nell'intervallo uscivano, conversavano e facevano qualche affare. 

Ieri come oggi, «è interesse della collettività investire nelle infrastrutture culturali e nella cultura».

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I.P.E.

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