Marzia Baratti è una geometra di 49 anni, militante della Lega da alcuni anni, impegnata nel sociale e con un lavoro in Svizzera.
Dopo la candidatura di 5 anni fa non andata a buon fine ci riprova alle elezioni del 3 e 4 ottobre nella lista del Carroccio a fianco del candidato sindaco del centrodestra Matteo Bianchi.
«Mi piacerebbe portare la voce dei cittadini in consiglio comunale - spiega - mettendo a disposizione la mia esperienza tecnica, il mio carattere combattivo e il mio essere donna, mamma e lavoratrice».
Il tema delle pari opportunità è al centro dell'impegno politico di Marzia Baratti. «La meritocrazia non ha sesso ma in consiglio comunale come in giunta è giusto che ci sia un giusto equilibrio tra uomini e donne - sottolinea - così nei luoghi di lavoro ma su questo siamo ancora molto indietro purtroppo e le donne fanno molta fatica».
Marzia Baratti non nasconde la sua vicinanza a Barbara Bison. «Sarebbe stata un' ottima candidata sindaco - afferma - detto questo sono al fianco di Matteo Bianchi di cui ho grande stima e di cui sono amica».
Quali le proposte per il futuro di Varese? «Non ha mai visto una città così spenta, abbandonata e insicura come quella di questi ultimi 5 anni - dichiara Baratti - abito in zona stazioni e so cosa vuol dire avere paura di uscire la sera a piedi».
«Varese oggi è brutta da vedere, sporca e disordinata - prosegue la candidata della Lega - ma il decoro è il biglietto da visita della città e da lì si deve partire. Il Comune deve introdurre una figura che abbia competenze tecniche in grado di monitorare costantemente lo stato di avanzamento e la qualità del lavoro svolto nei cantieri pubblici della città».














