Dopo l'addio all'alleanza con Azione, Mauro Gregori torna in campo e a correre per le prossime elezioni amministrative varesine, a fianco di Davide Galimberti. Per due ragioni: la comunanza di idee con Volt e i Radicali, definiti «la mia casa», e la volontà di portare a termine quando fatto dall’amministrazione uscente, soprattutto in tema di grandi opere. Senza, tuttavia, perdere il suo “ruolo” di voce critica.
Lo ha comunicato ufficialmente stamattina, presentandosi insieme allo stesso sindaco uscente e ai rappresentanti di Volt Varese al gazebo di piazza Monte Grappa. Vicino a lui anche Roberto Gervasini, colui che ne ha stimolato (leggi qui) la ricandidatura.
«Ho riflettuto molto in questi giorni, dapprima pensando di non candidarmi più, ma poi ho capito che la passione è troppo forte - ha dichiarato il fondatore de La Civica - E allora sono arrivato a fare due considerazioni: la prima è che ho recepito l’invito di Roberto Gervasini che mi ha detto “Mauro devi ritornare nell’agone politico e nella tua casa. E la tua casa è quella dei Radicali”. È così. E Volt è un gruppo di ragazzi giovanissimi: questo significa che i giovani riescono ancora ad arrivare alla politica, parlando di diritti, parlando di Europa unita, di ecologia e futuro sostenibile: tra noi c’è una vicinanza unica. Non potevo che accettare il loro invito»
«E poi non posso fare altro, viste le forze in campo, che appoggiare Davide Galimberti per la seconda volta - ha continuato Gregori - L’ho fatto 5 anni fa, lo rifaccio adesso: bisogna portare a compimento tutto ciò che questa amministrazione ha fatto nelle grandi opere. Ci sono anche delle pecche, legate alla manutenzione e al decoro: il sindaco lo sa, l’ho criticato stesso e mi sono anche dimesso. Ma mi sento di sostenere la sua candidatura».