Matteo Bianchi ha firmato un documento, proposto da residenti ed esercenti del Sacro Monte, dopo aver salutato il “sindaco” del Borgo cioè il mitico Miller, «perché da cinquant’anni a questa parte - hanno detto i sacromontini accogliendo il candidato sindaco del centrodestra nell’area museale sotto la location Camponovo - le promesse vengono mantenute sì, ma solo in campagna elettorale».
«Non le chiediamo una promessa solenne ma di valutare e impegnarsi, in caso di elezione, di trovare una soluzione su questi punti» hanno detto i residenti.
Il documento, che vi proponiamo in fondo all’articolo, parla tra l’altro del problema eterno dei parcheggi sia a monte che a valle, della sistemazione strade dalle buche, pulizia tombini, manutenzione varia del verde e del muro pericolante in via del Ceppo, della riparazione della staccionata nel percorso pedonale di via Monte 3 Croci, segnaletica, telecamere per atti vandalici e non solo.
È stato Livio Lonati, insieme a Giuseppe Marangon, a leggere le richieste dei residenti e anche alcune possibili soluzioni, alcune «già proposte in passato in continuazione».
«Non ci foste voi - ha esordito Bianchi - il Sacro Monte sarebbe vuoto, a parte i turisti del weekend. Avete indicato, a parte i parcheggi, cose che sono poco più della normalità visto che chiedete decoro e adeguata manutenzione del territorio. Martedì ero qua a fare una passeggiata e ho visto muro e alberi pericolosi, tra l’altro: bisogna agire sul privato, prima delle sanzioni. E su questo mi impegno».
«Il tema dei parcheggi è più complicato - ha poi aggiunto - il Sacro Monte è patrimonio Unesco, bisogna avere sensibilità e renderlo accessibile, ma non deve essere reso invivibile per i residenti. Bisogna capire qual è il punto di equilibrio. Nel programma non tornerò sulla tematica del parcheggio della Prima Cappella: basta fare crociate. Però i vigili non possono mandare indietro un varesino o un turista perché non c’è parcheggio. Non sono lacunoso dicendo questo ma sul tema tutti hanno paura a intervenire. Non ho la verità in tasca sull’accessibilità al Sacro Monte: servono confronto, ascolto e soluzioni».
Lonati ha fatto presente il fatto che esista una delibera 2012 firmata «tra tutti gli enti che individua già 4 aree per i parcheggi a valle o a monte, basterebbe riprenderla».
«La maggior parte della persone che vengono al Sacro Monte - è stato aggiunto da una residente - vuole farsi le cappelle a piedi ma a valle non trova parcheggi, sale in cima e invade tutti i posti, anche quelli dei residenti. Qui sta il problema». «Serve un piano generale sul Sacro Monte - è stato detto a Bianchi - Non chiediamo fondi ma di vivere e lavorare».
Riccardo Santinon, a nome di esercenti e colleghi, ha insistito sui parcheggi: «Manutenzione e lavori ordinari sono fondamentali ma i parcheggi sono alla base di tutto. Ovunque nel mondo ci sono, che siano a valle o a monte, e io ti invito - si è rivolto al candidato - a inserire questo tema nel programma. In una località turistica gli esercenti lavorerebbero di più, qui invece i turisti vengono cacciati via. Il cliente che viene da fuori, qui non riesce a parcheggiare. Non esiste. Ti invito a essere coraggioso rispetto ai tuoi colleghi, nel rispetto del parco. Ma i parcheggi sostenibili possono essere fatti. Questo è il mio suggerimento».
Il finale dell’incontro, potrebbe essere l’inizio dell’articolo: «Se non venisse eletto - ha detto Paola Frascaroli, padrona di casa del Camponovo - se la sente di promettere lo stesso impegno per il Sacro Monte da parlamentare?». «Sì, lo prometto» ha risposto Bianchi.