Comandano le emozioni, quelle poderose e spiazzanti, in questa prima amichevole della Pro Patria contro l'Alessandria (LEGGI QUI). Dove ai più sensibili veniva già da commuoversi, una volta superata la curva di via XX Settembre, a vedere le pattuglie delle forze dell'ordine. Eh sì, c'è gente, finalmente, quindi c'è da vegliare.
Ma quel "finalmente" non è legato solo al pur fiammante ritorno del pubblico. Il solito pubblico tigrotto, che bella parola improvvisamente solito: devoti, brontoloni, entusiasti, curiosi, ipercritici, tutti insieme distanziati sugli spalti.
C'è un finalmente mormorato, che ci fa vibrare ancora di più. È nella ripresa, al 19' quando si affaccia sul bordo campo Ghioldi: sostituirà Pizzul. Manca dallo scorso settembre, da quel maledetto infortunio, Filippo e a più riprese aveva detto: voglio tornare.
Ha lavorato tantissimo, ci ha creduto e con lui ci ha creduto la Pro Patria. Adesso eccolo in campo: non è finita, dovrà lavorarci ancora. Ma è sceso in campo, e nel giorno giusto: quello dei tifosi ritrovati. Gli applausi che trovano vigore, il regalo più bello per il coraggio di Filippo. Però anche Filippo è un premio, forse il più bello, per il pubblico.
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