Sport - 29 luglio 2021, 10:30

Federica e Valentina, una cosa sola: «Quando lei si è fermata non dormivo». «Fede? Sono la sua ombra»

Piene di emozione, gioia e reciproca simbiosi le parole con cui la Cesarini e la Rodini hanno commentato l’oro conquistato stanotte a Tokyo. Fede: «Ho coronato un sogno, la mia compagna è il mio prolungamento naturale. Grazie a lei, alla mia famiglia, alla Canottieri Gavirate e al mio fidanzato». Vale: «Ai 500 metri dall’arrivo ho capito che potevamo giocarci la vittoria»

Foto Canottaggio.org

«Ho coronato il mio sogno».

Queste le prime parole - raccolte dalla Federazione Italiana Canottaggio e pubblicate dal sito ufficiale canottaggio.org - con cui Federica Cesarini ha commentato lo splendido oro (leggi qui) conquistato stanotte alle Olimpiadi di Tokyo nel doppio pesi leggeri femminile.

«Questi anni hanno rappresentato un percorso di alti e bassi. Ho avuto diversi problemi di salute. Le ho passate tutte. Ci ho creduto sempre, ho avuto timore solo nei giorni in cui Valentina è stata ferma, tra maggio e giugno. Sono arrivata anche a non dormire per la preoccupazione. Dopo tutto, Valentina è il mio prolungamento, viviamo una simbiosi ed è naturale sia così. Nei giorni in cui è stata ferma mi sono riadattata, in Coppa del Mondo ho fatto il singolo a Lucerna e poi a Sabaudia il doppio con Silvia Crosio, entrambe gare andate molto bene, ma è stato difficile. Poi quando siamo risalite assieme in barca, tutto è stato come prima»

«Sono arrivata a questo risultato - continua Federica - grazie alla mia famiglia, a mio fratello, al mio fidanzato Luca Chiumento, qui come riserva e che mi dà grande equilibrio con il suo carattere, alla Canottieri Gavirate da dove sono partita e dove torno sempre appena possibile, alle Fiamme Oro che nel 2017 mi hanno accolto nella loro famiglia. Sono felice. Adesso però voglio riabbracciare la mia famiglia, e andare finalmente in vacanza».

Pieno di emozione, gioia e simbiosi con la sua compagna di barca anche il commento di Valentina Rodini. Che parte proprio dalle fasi salienti della gara di oggi: «Rispetto a ciò che ci eravamo prefissate di fare, ho dovuto chiamare anche un via in più, poi a 500 metri dall’arrivo avevo capito che eravamo lì per giocarci l’oro, e nonostante il lago difficile siamo riuscite con una grande chiusura a prenderci la vittoria. Siamo state a lungo tutte sulla stessa linea, ma sinceramente non ci ho fatto caso, per me in barca esiste solo la schiena di Federica, sono la sua ombra, e abbiamo lo stesso cuore e la stessa testa, nonostante due caratteri diversi, nel gestire le gare»

Redazione