E' in corso in questo momento la penultima seduta del consiglio comunale di Varese e tra i primi provvedimenti approvati c'è la variazione al bilancio che consentirà di attuare la manovra da tre milioni di euro varata settimana scorsa dalla giunta (leggi QUI). I conti però non tornano.
Ad analizzare nel dettaglio la manovra è stato il consigliere Luca Boldetti (Lista Orrigoni) che ha sottolineato, numeri alla mano, l’incongruità tra gli annunci della manovra e la loro messa in pratica. Cominciando dagli asilo nido comunali gratis.
«Innanzitutto la delibera prevede la gratuità dei servizi da settembre a dicembre, quindi solo per quattro mesi – ha sottolineato Boldetti – poi ho provato a fare due calcoli ipotizzando una retta media mensile di 300 euro a bambino (famiglia con Isee da 16 mila euro): per quattro mesi fa 1200 euro. La misura riguarda solo i nidi comunali, che sono cinque e ospitano oltre 200 bambini. Se la variazione a bilancio che ci chiedete di approvare è di 125 mila euro per questa manovra, coprirebbe le rette di soli 104 bambini: meno della metà. I conti non tornano».
Tornano invece quelli che riguardano gli sconti Tari per le imprese: «ma sono poca cosa rispetto ad un servizio di cui le attività, come i ristoranti che sono stati chiusi, non hanno usufruito». Anche in questo caso sono i numeri a parlare.
Il gettito complessivo della Tari per le utenze non domestiche è di 6 milioni 882 mila euro, di cui il 37% deriva dalla parte fissa e il 63% dalla parte variabile. «Prendendo ad esempio un ristorante che pagava mille euro di Tari, con l’azzeramento della parte variabile di 368,08 euro e lo sconto sulla parte fissa (631, 92 euro), pagherà 511, 86 euro. Uno sconto sicuramente e quindi voteremo a favore, ma non dimentichiamo che si tratta di un servizio di non ha usufruito essendo chiuso».
Qui sotto la diretta della seduta del consiglio comunale.