Busto Arsizio - 13 luglio 2021, 15:34

La generosità senza fine del benefattore anonimo di Busto

Assegni da 15mila euro per (almeno) tre associazioni del territorio. Una storia di generosità e mistero che si ripete

La sede dell'Aias, una delle associazioni aiutate dal misterioso donatore

Riecco il benefattore anonimo di Busto Arsizio. Come ogni anno, alcune associazioni che operano per aiutare i più fragili hanno ricevuto un prezioso aiuto economico.

Le modalità sono ormai consolidate: una mano generosa e misteriosa lascia nella cassetta delle lettere di diverse realtà cittadine un assegno. Non c’è una data precisa, ma il tutto avviene sempre nel periodo della festa di San Giovanni.

Questa volta, a quanto è dato sapere, a beneficiare del gesto – un assegno da 15mila euro – sono state l’associazione Bianca Garavaglia, la Fondazione Anffas-Lion Ravera e l’Aias.

Le ultime due, tra l’altro, sono state interessate quest’anno da un cambio al vertice. Igino Portatadino era stato in passato il presidente più giovane di Anffas, realtà da tanti anni al fianco delle persone con disabilità. Ora è tornato a tenerne le redini, dopo la scomparsa di Piero Magistrelli (leggi qui). «Ogni volta resto stupito dalla generosità di questa persona – afferma Portatadino –. Non ci sono parole per ringraziarla, siamo molto felici».

Una storia che unisce generosità e mistero, che in passato ha incuriosito anche i media nazionali. Nessuno sa chi possa essere questo donatore, sempre che si tratti di una sola persona. O, perlomeno, nessuno intende rivelarlo pubblicamente, come è giusto che sia.

«Io non lo so davvero – assicura Portatadino –. Non so se il presidente Magistrelli ne fosse a conoscenza. Quando accennavo l’argomento, lui cambiava discorso. Forse non voleva dirlo, oppure non lo sapeva nemmeno lui».

Franco Castiglioni, invece, di recente ha ricevuto da Bruno Ceccuzzi il testimone di presidente dell’Aias, associazione italiana assistenza spastici (leggi qui). «È tornato questo amico – sottolinea – generoso con noi e con altre realtà meritevoli. Evidentemente questa persona sa bene quello che fanno queste associazioni. Ovviamente lo ringraziamo e ci auguriamo che continui ad aiutarci il più a lungo possibile. Speriamo di essere all’altezza della sua generosità. Penso di sì, perché ci impegniamo molto, e lo faremo ancora di più per meritarci il frutto del suo gran cuore».

R.C.