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Territorio | 06 luglio 2021, 12:41

Legambiente esamina le acque del lago Maggiore: male Luino centro e Laveno Gaggetto, promossi Ispra e Sesto Calende

La Goletta dei Laghi ha analizzato sei punti nei pressi di canali e foci: tra i bocciati anche Brebbia (foce del Bardello) e il lido comunale di Germignaga. «Presenti criticità insieme a qualche nota positiva che speriamo possa essere un segnale»

Legambiente esamina le acque del lago Maggiore: male Luino centro e Laveno Gaggetto, promossi Ispra e Sesto Calende

Sono stati sei i punti monitorati quest’anno dalla Goletta dei Laghi di Legambiente sulle sponde lombarde del Lago Maggiore e sottoposti ad analisi microbiologiche, di cui quattro sono stati bocciati per troppo inquinamento. 

Giudizio di "fortemente inquinato" è stato assegnato al prelievo effettuato presso lo scarico sotto la terrazza di Piazza Garibaldi, a Luino centro, e al prelievo presso la foce del torrente Boesio, a Laveno Mombello, località Gaggetto, oltre i limiti da oltre 10 anni. Il giudizio di "inquinato" è stato assegnato al prelievo effettuato presso il canale della spiaggia del lido comunale di Germignaga e alla foce del torrente Bardello a Brebbia, oltre i limiti per il quinto anno consecutivo. Entro i limiti invece i punti alla foce del torrente Acqua Negra, per la prima volta dopo 10 anni a Ispra e il nuovo campionamento effettuato presso la foce del torrente Lenza, a Sesto Calende. 

Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi. È questa in sintesi la fotografia scattata nella seconda tappa lombarda lungo le sponde dei due laghi da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani.

«Le situazioni più preoccupanti sono i centri abitati di Luino e Laveno, che presentano criticità anche oltre quelle che riusciamo a cogliere con la nostra fotografia annuale e che ci auguriamo possono essere al più presto avviati ad una soluzione - dichiara Valentina Minazzi, vicepresidente Legambiente Lombardia - ci piace sottolineare però anche la nota positiva: per la prima volta dopo 10 anni il torrente Acqua Negra è risultato entro i limiti,  speriamo che questo non sia un caso fortuito ma che rappresenti il segnale che se vengono messe in campo azioni corrette è possibile raggiungere in fretta gli obbiettivi di buona qualità di tutte le nostre acque».  

«Il motto che sta accompagnando le Golette quest’anno è "Non ci fermeremo mai": la nostra missione contro illegalità, cementificazione, mala depurazione e inquinamento non consente infatti arretramenti di sorta di fronte alle reiterate aggressioni eco-criminali al nostro patrimonio, all’inerzia delle istituzioni - spiega Elisa Scocchera portavoce di Goletta dei Laghi - alla base del nostro viaggio c’è una formula già sperimentata la scorsa estate che si è rivelata valore aggiunto delle nostre campagne: il coinvolgimento di centinaia di volontarie e volontari che anche nel 2021 sono impegnati in prima persona nel campionamento delle acque sui territori. Una grandissima operazione di citizen science che difficilmente trova eguali per capillarità ed estensione».      

Il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri.

Il monitoraggio delle acque in questi due laghi lombardi è stato eseguito lo scorso 28 giugno. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.  

 

Il dettaglio dei risultati delle analisi dei sei punti presi in esame:

 

 

Redazione

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