Né la nuova location nel cortile del municipio – con meno espositori per via della pandemia – né il violento acquazzone che nel pomeriggio si è abbattuto su Busto Arsizio (leggi qui) hanno scoraggiato gli appassionati di vinili, che non hanno rinunciato a curiosare tra gli stand della fiera del disco.
È positivo il bilancio della nuova edizione di “Busto in vinile”, manifestazione ormai consolidata che, negli scorsi anni, si teneva al Museo del Tessile.
Stavolta, come detto, la scelta è caduta sul cortile di Palazzo Gilardoni, con ingressi contingentati e senza espositori provenienti dall’estero.
«Siamo soddisfatti– afferma Angiolini Liguori, uno degli organizzatori –. Busto è una bella piazza, ci sono tanti appassionati e l’afflusso lo dimostra. Anche gli espositori sono contenti».
La disposizione “ampia” degli stand sotto i portici del palazzo municipale ha consentito di evitare assembramenti. «La location ci ha permesso di gestire bene la situazione dal punto di vista delle norme legate al Covid – spiega Lorenzo Prato, presidente dell’associazione culturale 33&45 che promuove la fiera –. Logisticamente, la sistemazione precedente risultava più “comoda”, ma anche questa è stata molto apprezzata».
«Sono contenta che anche questa edizione sia stata un successo – sottolinea l’assessore ai Grandi eventi Paola Magugliani –. Nonostante le restrizioni, siamo riusciti a organizzare un appuntamento molto riuscito. Aspettiamo tutti all’edizione autunnale».
A settembre, infatti, è in programma un “bis” bustocco della fiera del disco. L’auspicio è che la situazione epidemiologica continui a migliorare e che si possa fare ritorno nella sale del Museo del Tessile.
Gli appassionati, di sicuro, non mancheranno.