Aiutare i bisognosi è una tradizione antica di tutti i conventi dei frati. Non fa eccezione quello di Busto Arsizio, la cui porta è sempre aperta per consegnare qualcosa da mangiare a chiunque ne abbia necessità.
È stato così anche con la pandemia: durante il primo lock-down, i frati non hanno fatto mancare il proprio sostegno a chi, mentre tutti noi eravamo a casa, una casa dove rifugiarsi non l’aveva.
Lo racconta fra Pietro Pagliarini, viceparroco della parrocchia del Sacro Cuore di Busto, ospite con l’educatore Paolo Pazzaglia della quinta puntata di #Backstage, il format video dedicato ad attualità, economia, sociale, cultura e sport del nostro territorio.
Li abbiamo incontrati nella mensa del convento, luogo importantissimo insieme alla piccola bottega.
«La porta è sempre aperta – spiega fra Pietro –. 365 giorni l’anno dalle due alle cinque del pomeriggio chiunque può recarsi qui per ottenere qualcosa da mangiare».
Parliamo di quaranta-cinquanta persone ogni giorno, con punte di settanta in alcuni periodi.
La sera, invece, nove persone possono ricevere un pasto caldo nella mensa.
Negli ultimi anni gli aiuti sono aumentati. Ai frati si rivolgono persone di tutte le età, sia italiani che stranieri.
«È un piccolo mondo di persone accolte con gioia e affetto», sottolinea Paolo Pazzaglia, precisando che il rapporto che si crea con questi “amici” va ben oltre la consegna di un pacco di alimenti.
Nella puntata si parla anche del centro di ascolto, delle iniziative speciali, come la raccolta dei punti Esselunga, rivelatasi uno straordinario successo di generosità. Ma anche dei festeggiamenti per il centenario della Consacrazione del Santuario.
Con un ringraziamento di fra Pietro rivolto ai volontari. E un messaggio: «C’è sempre posto per fare un pezzo di strada con un fratello o una sorella meno fortunato». A volte basta innanzitutto saper ascoltare.
GUARDA LA PUNTATA DI #BACKSTAGE