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Busto Arsizio | 15 giugno 2021, 20:49

Un anno dopo, la festa dei diplomati dell’Ite Tosi. «La pandemia vi ha rubato del tempo, nessuno vi rubi il futuro»

I 365 diplomati dell’anno scolastico 2019/2020 hanno potuto finalmente indossare la toga. «Coltivate il vostro sogno» è l’invito della dirigente Amanda Ferrario. Cerimonia sobria ma sentita, con 60 borse di studio consegnate e l’immancabile lancio del tocco

La cerimonia nel cortile della scuola

La cerimonia nel cortile della scuola

Rimarrà nella storia la ventesima edizione del diploma day dell’Ite Tosi.
La pandemia, che ha stravolto ogni settore, scuola compresa, lo scorso anno ha impedito agli studenti di festeggiare la conclusione del loro percorso all’istituto di viale Stelvio con la tradizionale cerimonia all’americana.

Oggi, in “ritardo”, i diplomati dell’anno scolastico 2019/2020 hanno potuto finalmente indossare toga e tocco.

Nel cortile dell’istituto si è tenuta una cerimonia sobria ma molto significativa. Niente rinfresco né momento musicale, ma una giornata comunque da ricordare al termine di un anno sicuramente indimenticabile.

La dirigente Ferrario guida il corteo

La cerimonia, trasmessa in streaming per consentire alle famiglie di assistere seppure a distanza, si è aperta con il corteo dei 365 diplomati, guidato dalla dirigente scolastica Amanda Ferrario, rientrata in servizio a Busto dopo un incarico a Roma al ministero dell’Istruzione.

Dopo l’inno nazionale cantato da Giorgia Ferrari, la dirigente si rivolta ai suoi ragazzi: «L’anno scorso, dopo le vacanze di Carnevale non ci siamo più visti, non vi siete più visti. Vi hanno rubato del tempo, che è preziosissimo, ma non permettete a nessuno di rubarvi il futuro. Il tempo che avrete da qui in avanti è vostro. Non rimandate, godete la vita come solo a vent’anni si può fare. E studiate tanto. Sarete i nostri sindaci, medici, finanzieri, madri di famiglia. Sarete voi a gestire anche il nostro futuro».

«Avete frequentato una scuola che vi ha dato il più possibile – ha aggiunto la dirigente –. A volte vi avrà fatto anche arrabbiare, ma nella vita, come è successo a me, le porte chiuse e i “no” fanno crescere. Gli ostacoli mi hanno fatto diventare più forte. Oggi vi guardo e vedo cose meravigliose: coltivate il vostro sogno».

Il saluto delle autorità

«Ogni diploma day di questa scuola è speciale. Ma questo ancora di più», ha osservato l’assessore all’Istruzione Gigi Farioli. «È stato un anno inimmaginabile, speriamo irripetibile, che ha creato sofferenza ma anche la capacità di capire che cosa è essenziale. E nella scuola è essenziale apprendere ma anche stare insieme, come oggi».

Presente anche una rappresentanza delle forze dell’ordine e del mondo ospedaliero, in omaggio al loro impegno in prima linea durante le fasi più dure della pandemia.

«Vi auguro di realizzarvi nella vita e nel lavoro con passione», l’auspicio del capitano dei Carabinieri di Busto Annamaria Putortì. Per Simone Palazzini, comandante della Guardia di Finanza, «eventi come questo rafforzano l’unione e la bellezza del vivere insieme certi momenti».

Diego Rossini, infermiere dell’ospedale cittadino, ha invitato i ragazzi a rispettare ancora per un po’ le regole per contenere il contagio, a riflettere sulla vaccinazione e anche sul ruolo degli operatori sanitari: «Non ci è mai piaciuta la definizione di supereroi – ha detto –. Ma passata questa situazione, non dimenticateci».

Sessanta borse di studio

La consegna del diploma è stata virtuale: per evitare assembramenti, gli studenti si sono alzati in piedi quando è stato pronunciato il loro nome.

I “bravissimi” hanno ricevuto una borsa di studio. In tutto sono state sessanta, consegnate ai diplomati con 100 e 100 e lode e ai due studenti con la media più alta.

Tra il pubblico c’erano presidente della Fondazione Merlini Guido Gregori, la presidente dell’Associazione Noi del Tosi Vanna Colombo Bolla e i due ex dirigenti dell’istituto Nadia Cattaneo e Benedetto Di Rienzo.

Tre ex rappresentanti degli studenti maturati lo scorso anno, Aurora Bezzon, Giulia Minerva e Simone Pupo, e Alessandro Mele del comitato genitori hanno portato il loro saluto.

La cerimonia si è chiusa con l’immancabile lancio del tocco. La tradizione, anche se con un anno di ritardo, è stata rispettata.

R.C.

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