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Eventi | 15 maggio 2021, 22:16

Punto Croce, una tradizione così moderna che parla con opere d'arte

Al Museo del Tessile di Busto Arsizio la mostra nella Sala del Ricamo: una ricca esposizione, che ha scatenato una caccia nei mercatini fino in Corea

L'inaugurazione del Punto Rosso

L'inaugurazione del Punto Rosso

È un lavoro di ricerca e raccolta durato quasi due anni quello che ha portato alla realizzazione della mostra “il Punto Rosso”, che sarà visitabile nella Sala del Ricamo del Museo del Tessile fino a domenica 23 maggio.

La mostra, realizzata dalla Delegazione bustese del Punto Croce, raccoglie opere ricamate dai membri dell’associazione seguendo gli schemi disegnati dall’artista francese Jackey Derhay/Renahy.

«Si tratta di un’artista che ormai non è più edita – spiega la presidente Marina Solbiati – e per questo i suoi schemi sono molto difficili da reperire; abbiamo dovuto prestare moltissima attenzione alle aste e ai mercatini di tutti il mondo per poter trovare il materiale che ci è servito per riuscire ad allestire questa mostra». Ed è stata una ricerca davvero approfondita quella che hanno condotto i membri della Delegazione del ricamo. Per completare alcune serie di schemi hanno dovuto letteralmente cercare in ogni angolo del mondo: «Uno degli schemi lo abbiamo acquistato della Corea del Nord – racconta Marina Solbiati – era l’unico modo per completare un set di lavori correlati tra loro».

È proprio la rarità dei disegni di Jackey Derhay/Renahy che ha fatto sì che la mostra  abbia attirato a sé anche appassionati provenienti da molto lontano. «Questa proposta è talmente particolare e inusuale – conclude Marina Solbiati – da aver attirato l’attenzione di alcuni amanti del ricamo di altre regioni, che hanno già prenotato la propria visita per poter ammirare di persona gli schemi dell’artista francese».

Ad inaugurare la mostra, che sarà visitabile da martedì a giovedì dalle14.30 alle 18, il venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, il sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica dalle 15 alle 18.30, è stata la vicesindaco e assessore Manuela Maffioli: «Sono molto felice di essere qui oggi, l’anno scorso ci è mancato non poter ospitare, a causa della pandemia questo appuntamento».

Un appuntamento che, come sottolinea Manuela Maffioli, è una mostra in cui sono esposti quelli che non sono solo prodotti di artigianato, ma vere e proprie opere d’arte, realizzate con una tecnica che è parte della storia e dell’identità di Busto.

«Il tessile e il ricamo sono parte del nostro passato e del nostro presente – conclude l’assessore – in queste sale sembra di poter ancora sentire il suono dei telai, non come un eco del passato, ma come il cuore pulsante di quella che ancora oggi è la nostra identità. I produttori del tessile, infatti, hanno saputo investire, innovare e reinventarsi, e hanno trovato il modo di rinnovarsi. Allo stesso modo la tradizione messa in mostra qui oggi non ha nulla di passatista, bensì si tratta di una forma d’arte estremamente moderna che pesca dalla nostra tradizione e dalla nostra identità». 

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Loretta Girola

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