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| 04 maggio 2021, 17:18

Quarant’anni da libraia. L’omaggio di Francesca Boragno a questo lavoro speciale

Domenica all’Icma verrà proiettato un video che raccoglie frammenti di tanti film legati a questo mondo. «Librai e bibliotecari svolgono un ruolo culturale e sociale», sostiene Boragno. Parte da Busto l’omaggio a queste professioni, ma l’idea è esportarlo e «creare un itinerario culturale»

Francesca Boragno

Francesca Boragno

Quarant’anni di libri, di libreria, di galleria nel cuore della città. Ma anche di presentazioni letterarie, incontri, di scoperte di nuovi autori o di testi preziosi da suggerire ai clienti affezionati.

Francesca Boragno festeggia i suoi primi quarant’anni da libraia presentando il progetto The Social Bookshop & Public Library, un omaggio a questa professione e a quella del bibliotecario.

Domenica 9 maggio, alle 16, l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni ospiterà la proiezione del video Cinema Bookshop, a cura di Paolo Castelli.

Il ruolo sociale e culturale di librai e bibliotecari

Parte dalla sua Busto Arsizio l’omaggio a librai e bibliotecari di Francesca Boragno. L’assessore alla Cultura Manuela Maffioli ha infatti voluto inserire l’iniziativa nel programma del festival BA Book, presentato questa mattina (LEGGI QUI).
«A mio parere – spiega Boragno – i librai svolgono un ruolo culturale e sociale, che va oltre l’aspetto prettamente economico del negozio. E lo stesso vale per i bibliotecari. Sono lavori che avvicino a quello del medico: li devi fare per vocazione».

The Social Bookshop & Public Library è un accorato tentativo di «togliere dal cono d’ombra queste due importanti figure, che meritano una narrazione positiva».

Lo spunto – e non potrebbe essere altrimenti – arriva da un libro (Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura di Jorge Carrión). Insieme a Paolo Castelli, docente e critico cinematografico, l’idea ha preso la forma di un piccolo film.

«Paolo ha vissuto per anni la realtà della libreria – racconta Boragno –. Il video raccoglie frammenti di tanti film, dagli anni Trenta fino al 2018, con scene ambientate in libreria o in qualche modo legate a questo mondo. È un lavoro straordinario, in un certo senso poetico».

Domenica il cortometraggio Cinema Bookshop, della durata di circa mezzora, verrà proiettato all’Icma. Sarà una prima occasione per fare il punto della situazione tra librai, bibliotecari ed editori.

Ma il progetto prevede di “esportare” questo lavoro anche altrove: «L’idea è quella di partire da Busto per creare un itinerario culturale tra librerie e biblioteche che meritano di essere segnalate perché particolarmente belle o virtuose».

«Un mestiere totalizzante»

Come detto, si tratta di un omaggio a un mestiere che Francesca Boragno pratica da quarant’anni: «Ho iniziato nel 1981 nella libreria Pianezza dei miei nonni, poi diventata Boragno e quindi, dopo una breve sospensione dell’attività, BustoLibri.com, grazie a un caso unico in Italia di “azionariato popolare”. È un mestiere totalizzante, che ha arricchito la mia vita e a cui sono sempre stata fedele».

Un mestiere che, nel corso degli anni, ha inevitabilmente risentito degli effetti di Internet. Ma Boragno non si abbatte per la “concorrenza” di Amazon. «Non mi faccio spaventare dalle Rete – afferma –. Come la calcolatrice ci ha aiutato a fare i calcoli più velocemente, Internet ha semplificato tante cose. In passato, ad esempio, dovevo inviare a mano gli eventi per gli inviti. Considerando che nel 2019 abbiamo organizzato 150 appuntamenti in galleria, è evidente che la Rete ci ha dato una mano».

E anche oggi – o forse soprattutto oggi, nell’era di Amazon e con un crescente numero di pubblicazioni – «in tanti continuano ad affidarsi ai consigli del libraio».
La differenza è che «rispetto a trent’anni fa, le persone arrivano in libreria molto più informate e preparate. Il numero di nuovi titoli è aumentato in maniera incredibile, per questo non è semplice svolgere bene questa professione, che richiede attenzione, curiosità e una continua voglia di informarsi».

Ma c’è anche un altro aspetto, vale a dire «saper scegliere per gli eventi quelle nuove proposte che poi si riveleranno autori di successo. Enrico Carofiglio ha ricevuto il suo primo premio dalla città di Busto, perché avevo intuito quanto fosse bravo».

Proprio gli eventi che accompagnano la vita delle librerie consentono di conoscere o percorrere pezzi di strada insieme a persone speciali. È il caso di Marisa Ferrario Denna, insegnante e poetessa a cui è dedicata la rassegna che partirà domani in biblioteca.
«Una grandissima lettrice – ricorda Boragno – che per vent’anni ci ha aiutato nelle presentazioni di autori di prestigio. Viveva per i libri e per la poesia, ha tenuto corsi di lettura molto innovativi. Le sarò eternamente grata».

Riccardo Canetta

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