Storie - 02 maggio 2021, 06:00

Il giornalaio, mestiere che cambia: «Oggi si reciti la preghiera di Peppino Tagliabue»

Rosy Naso, presidente del sindacato Snag di Busto e Valle, ha raccolto anche questo testimone: l'impegno affinché il 2 maggio diventi festa nazionale e sia la Madonna dell'Aiuto la patrona per le edicole ancora vitali e capaci di offrire sempre più servizi. Un riferimento più che mai

Peppino Tagliabue e sotto la Madonna dell'Aiuto

Peppino Tagliabue ci teneva tantissimo e la sua proposta aveva fatto breccia nel sindacato dei giornalai, lo Snag: far sì che il 2 maggio - uno dei pochi giorni in cui le edicole possono fermarsi - fosse dedicato a questo mestiere e si recitasse una preghiera speciale. Con una patrona altrettanto speciale: la Madonna dell'Aiuto di Busto Arsizio. 

Rosy Naso, la nuora di Peppino - scomparso lo scorso autunno - ha raccolto il testimone anche nella guida dello Snag di Busto Arsizio e Valle Olona, oltre che nei valori e nell'amore per questo lavoro. Duro, con levatacce, poche pause, ma che punto di riferimento per la gente: lo ha dimostrato anche nel pieno del primo lockdown, il mondo delle edicole. Quelle luci che all'alba si accendevano portando una certezza, non solo una speranza, nella comunità disorientata. Oggi - ricorda Rosy Naso - queste attività sono sempre più al passo con i tempi, si arricchiscono di servizi anche con la tecnologia, continuano a offrire il loro lavoro e la loro capacità di ascoltare e incontrare.

Tagliabue sognava di portare la preghiera a Roma, da Papa Francesco, classe 1936 come lui, perché affidasse la categoria alla Madonna dell'Aiuto e questa giornata diventasse davvero una ricorrenza nazionale, in grado di abbracciare e far sentire tutti uniti.  Il presidente nazionale dello Snag Andrea Innocenti, che di recente è stato a Busto a confrontarsi su questi temi e a salutare Peppino nel luogo del suo riposo, si è preso a cuore questa iniziativa.

Intanto, ricorda Rosy, oggi possiamo già fare qualcosa tutti insieme. Recitare questa preghiera, farla circolare, chiedendo aiuto per questi «umili servitori di notizie, di immagini e di strumenti di lettura per il tempo libero». Capaci di offrire - si continua - «anche un volto che comunichi speranza e solidarietà ai fratelli che incontriamo». 

 SOTTO, LA PREGHIERA DEL GIORNALAIO

Marilena Lualdi