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Storie | 01 maggio 2021, 08:27

STORIA. In bicicletta per le strade del Varesotto a rendere omaggio ai monumenti partigiani

Un gruppo di amanti delle due ruote, "ispirati" dal ciclista della memoria Giovanni Bloisi, ha percorso chilometri sulle strade da "staffette resistenti" per ricordare i caduti: da Solbiate Olona, punto di partenza, al San Martino punto di arrivo, passando anche da Varese e Varano Borghi

STORIA. In bicicletta per le strade del Varesotto a rendere omaggio ai monumenti partigiani

Ricordare la ricorrenza del 25 Aprile, rendendo omaggio, in bicicletta, ai caduti della lotta di Liberazione dal nazifascismo, come "staffette resistenti", in giro per la provincia di Varese. 

E' la piccola impresa sportiva ma ancor prima di carattere storico, compiuta da un gruppo di ciclisti appassionati delle due ruote che partiti da Solbiate Olona, ispirati dal ciclista della memoria varesino Giovanni Bloisi, hanno voluto toccare alcuni luoghi simbolo della Resistenza in provincia di Varese. «L’idea del “giro resistente” nasce dalla voglia di unire storia e ciclismo partendo da quello che la provincia di Varese offre sia dal punto naturalistico che storico - spiegano le "staffette" - in questo percorso abbiamo affrontato un itinerario ciclistico molto interessante per i paesaggi, le sfide affrontate, come la salita al monte San Martino con i suoi 10 km e i luoghi simbolo come il Brinzio, punto di riferimento per i ciclisti varesini e non solo».

«Abbiamo visitato diversi cippi, targhe e monumenti - proseguono - luoghi in cui sono morti dei partigiani, per arrivare infine al sacrario del monte San Martino, dove è avvenuta una delle prime battaglie della resistenza partigiana in Italia.
La prima pedalata commemorativa avvenuta un paio di anni fa era nata casualmente, con l’intento di ricordare in modo diverso la festività del 25 Aprile. Condividendo l’idea con amici ciclisti si è pensato di ampliare la proposta». Quest’anno, sono stati tre diversi itinerari ad essere percorsi da piccoli gruppi formati da tre o quattro ciclisti per evitare assembramenti, con partenze da paesi della provincia: Varano Borghi, Varese, dove è presente un percorso con sette tappe e Solbiate Olona partenza originaria. I gruppi si sono ritrovati ai piedi della salita finale del San Martino, dove ogni partecipante col proprio passo ha affrontato le dure rampe finali.

«Abbiamo visitato molti luoghi e vie dei nostri paesi spesso dimenticati o ignorati in cui nostri connazionali, la maggior parte tra i 18 e 25 anni, sono stati uccisi per difendere l’idea di Libertà. Per ricordare alcuni nomi: Baj, Marcobi, Vanetti ed i 44 partigiani seppelliti appunto nel sacrario in cima al San Martino - proseguono i ciclisti resistenti - è stato interessante reperire informazioni, approfondirle e scoprire storie passate ma mai dimenticate. Il prossimo anno ci piacerebbe ampliare  la proposta e coinvolgere molte più persone, sia ciclisti  preparati a faticare in sella che quelli alle prime armi, e pensando ad itinerari adatti anche alle famiglie, usufruendo di alcune piste ciclabili presenti nel territorio per dare la possibilità a tutti di pedalare e ricordare, perché la resistenza spesso è stata fatta proprio in sella ad una bicicletta». 

«Una bellissima iniziativa che sarebbe bello potesse diventare un appuntamento fisso tutti gli anni - commenta Giovanni Bloisi - che dimostra quante cose belle si possano fare con una semplice bicicletta, a partire dal dovere di ricordare e non dimenticare mai». 

La gallery fotografica del giro resistente:

Matteo Fontana

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